Mauro Luoni, classe 1954, gallaratese doc, laureato in legge e per trent’anni responsabile della comunicazione degli industriali varesini, era un direttore umile che non aveva bisogno di ostentare il proprio potere. Capitava di andare insieme a fare un servizio giornalistico per Varesefocus e lui che dirigeva la rivista e aveva organizzato l’incontro con l’imprenditore di turno, veniva in veste di fotografo. Gli premeva curare nei dettagli l’illustrazione dell’articolo, anche se ciò significava lasciare ad altri il compito di fare l’intervista. Con questo stile totalmente privo di superbia ha contribuito alla nascita e al successo del periodico di economia, politica, società, costume, arte e natura della provincia di Varese.
Che fosse un attento giornalista e uno scrupoloso fotoreporter lo dimostra il libro “Parole e fotografie” che l’Unione Industriali ha pubblicato a due anni dalla morte, raccogliendo il materiale comparso a sua firma su Varesefocus nel corso degli anni. Articoli che parlano di imprenditoria, arte, storia, musica e del territorio varesino che egli amava raccontare, dai sognanti notturni alla badia di Ganna alle pareti delle chiese affrescate con le madonne del latte, dall’antifonario ambrosiano di Brezzo di Bedero gemellato con la British Library di Londra alle fabbriche, ai musei, ai laghi, ai superbi panorami.
Testi e immagini documentano un grande amore. Il volume è stato presentato nella sede di piazza Monte Grappa e la moglie Patrizia si è commossa: “Scorrendo le pagine – ha detto – ho ricordato i giorni in cui Mauro scriveva quegli articoli e mi sembrava di averlo nella stanza accanto”. Il libro si apre con l’omaggio dei presidenti che si sono succeduti alla guida degli industriali, da Riccardo Comerio a Giovanni Brugnoli, da Michele Graglia ad Alberto Ribolla, da Marino Vago a Paolo Lamberti e Antonio Bulgheroni. Tutti d’accordo nel definirlo un uomo meticoloso e affidabile nel lavoro, educato, disponibile e con tre grandi passioni private, la fotografia, la motocicletta con cui d’estate amava girare l’Italia e l’antico canto gregoriano che esercitava di persona nel coro Antiqua Laus.
Il professionista Luoni tenace e caparbio emerge dal simpatico aneddoto raccontato da Riccardo Comerio: “Quando preparava il libro sui marchi pubblicitari liberty – ricorda il presidente degli industriali – Luoni venne a sapere che il nonno di mia cugina Olga, che siede nel cda della Comerio Ercole 1885, era parente del celebre architetto Silvio Gambini. Non ebbe più pace. Voleva assolutamente vedere l’archivio e gli fissai un appuntamento nel primo pomeriggio. Pensavo di cavarmela in fretta e invece mi tenne fino a sera. Trovò un grande pannello pubblicitario 50 x 70 e voleva portarlo via subito per fotografarlo, incurante delle mie assicurazioni che si poteva fare con calma, che glielo avrei fatto consegnare al più presto a Varese. Non si lasciò convincere e se ne andò in moto con l’ingombrante pannello in spalla”. Felice dello scoop che regalava ai suoi lettori.
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