Fine anno scolastico è tempo di valutazioni ed è per questo motivo che l’assessorato ai Servizi educativi, in collaborazione con l’ufficio Statistica del Comune di Varese, ha elaborato un report per verificare, con dati oggettivi, il reale stato dell’arte dei servizi parascolastici relativi alle scuole primarie della città.
Il nuovo sistema organizzativo messo in atto dall’amministrazione si è posto degli obiettivi che si possono raggruppare in tre macro aree: 1) Sistema tariffario equo: lineare e progressivo in base alla dichiarazione Isee; 2) Flessibilità del servizio: massima copertura delle esigenze delle mamme lavoratrici – prescuola dalle 7.30, mensa giornaliera fino alle 14.15, doposcuola fino alle 17.30, possibilità di usufruire di un ulteriore servizio fino alle 18.30 – superamento delle liste d’attesa; 3) Organizzazione dell’offerta formativa: un’ora alla settimana di attività sportive tenuta da istruttori qualificati, laboratori espressivi, uscite sul territorio.
Il numero dei bambini iscritti al servizio di prescuola si è quest’anno stabilizzato, dopo il picco toccato nell’anno 2016-2017, anche in seguito alla cancellazione delle liste di attesa. Il doposcuola invece ha registrato una continua crescita rispetto all’anno 2015/2016 e dopo aver aumentato i propri utenti del 37% nel 2016/2017 quest’anno è cresciuto ancora registrando altri 32 bambini iscritti in più.
Nel caso del doposcuola lungo l’aumento tra l’anno scolastico 2015/2016 e il 2017/2018 è addirittura di 333 bambini in più iscritti. Anche l’introduzione della “refezione giornaliera”, che ha assorbito il vecchio servizio del doposcuola “breve” ha fatto registrare una crescita del 12% rispetto al 2015-2016.
Il sistema tariffario introdotto garantisce un’assoluta equità sociale. Se si prendono ad esempio gli 881 iscritti al doposcuola lungo il 60% ha presentato un ISEE fino a 24 mila euro registrando una diminuzione sulla retta media mensile compresa tra il 6% e fino al 68% rispetto al sistema tariffario precedente. Parliamo di ben 529 bambini per i quali le famiglie hanno quindi visto diminuire la propria retta per il servizio del doposcuola lungo. Mentre solo nel 9% dei casi, a seguito dell’introduzione del nuovo sistema si può parlare di un aumento della retta. Resta invece alto il numero di famiglie i che non hanno presentato l’Isee, 233 unità, e per le quali non è stato possibile calcolare la retta con il nuovo sistema.
I dati che emergono dal report sono molto interessanti perché indicano, oltre alla costante crescita di utenti, che ad usufruire dei servizi sono soprattutto le famiglie appartenenti al ceto medio, fasce che per la maggior parte non hanno subito aumenti di retta.
Ogni progetto è migliorabile e certamente il nostro impegno sarà quotidiano nell’ottica del ben-essere dei bambini e delle bambine che ogni giorno ci vengono affidati, ma i numeri, ci confermano che i servizi parascolastici di Varese sono di grande qualità e rispondono alle necessità di conciliazione dei tempi delle mamme e dei papà.
Fare di Varese una città che si prende cura delle esigenze delle persone è ciò che da senso al nostro agire politico.
Rossella Di Maggio, Assessore ai servizi educativi del Comune di Varese
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