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IN DONO UNA PARTE DI SÉ

GUIDO BONOLDI - 10/03/2012

Me lo aveva promesso durante il suo ricovero, il signor Michele: “Dottore, le voglio regalare uno dei miei quadri!”. “Quindi lei è un pittore? E dipinge ancora?”. Infatti il signor Michele, che si stava ristabilendo da un problema cardiaco, aveva già superato la soglia dei novant’anni. “No, adesso non più, ma ho a casa un bel quadro che devo sistemare e poi…”

E poi, dopo qualche settimana dalla dimissione, una mattina me lo vedo arrivare in reparto, con il grosso quadro sotto il braccio, aveva camminato quasi due chilometri a piedi per venire a consegnarlo di persona. “Ma è venuto a piedi, con questo freddo!” esclamai sorpreso. Il signor Michele, uomo di parola, non aveva mancato alla promessa fatta: il suo quadro era finalmente arrivato a destinazione.

Ora fa bella mostra di sé, appeso ad una parete dello studio, degno compagno di alcune riproduzioni di opere di Gustav Macke, dai colori altrettanto vivaci.

Il ponte dei sospiri e quella finestrella che guarda sul canale della vita che scorre verso la sua foce; il signor Michele ha voluto portarmi in dono una parte di sé.