“La gioia dell’amore contemplativo va coltivata. Dal momento che siamo fatti per amare, sappiamo che non esiste gioia maggiore che nel condividere un bene: “Regala e accetta regali, e divertiti” (Sir 14,16)”.
La frase del Siracide, citata dal Papa, ci dà lo spunto per parlare del regalo: un gesto simpatico, spontaneo, che può dire in semplicità, anche senza parole, la bellezza di un amore che trova tante occasioni per rinnovarsi.
Il regalo, infatti, che è fatto o ricevuto gratuitamente senza alcun merito, è un’esperienza che riempie il cuore di gioia perché ci fa sentire amati.
Il gesto è originale e genuino se viene appunto dal cuore: chi lo riceve lo apprezza e gusta nella misura in cui è spontaneo, non forzato e disinteressato. Fare e ricevere regali è un modo di agire gratuito, senza secondi fini e nemmeno per dovere.
Dà gioia fare un regalo, perché esprime la volontà di condividere un bene; rende allegri riceverlo, perché è un chiaro segno di benevolenza, un dono che intercetta gusti e necessità, una sorpresa che sancisce un’amicizia.
Nel tempo di Natale possiamo pensare a Gesù come al “più bel regalo di Dio” per tutta l’umanità. Del resto la gratuità (la grazia) è il modo di fare che è anzitutto proprio di Dio. Tutte le cose più importanti che abbiamo, ci sono state regalate da lui: oltre alla vita fisica anche quella divina!
Chi ama, dunque, regala cose belle, cioè è pronto a condividere ogni bene, senza esigere nulla in contraccambio, perché è convinto che “è più bello dare (regalare) che ricevere”.
Interessante anche l’invito finale del Siracide: “Divertiti!”, cioè gioisci per ciò che ti viene dato; prendi ogni giorno tutto quello che ti circonda come un dono per il quale è giusto rallegrarti ed esultare, e per questo ricordati di ringraziare il Signore.
Il bicchiere della vita possiamo vederlo mezzo pieno o mezzo vuoto; ci sono molte persone che trovano sempre mille motivi per piangersi addosso. Perché non proviamo invece a godere per ciò che abbiamo di bello? Perché non divertirci in modo lecito? “Cuor contento il ciel l’aiuta” dice un proverbio.
Come Dio ha creato il mondo non perché doveva, ma perché voleva fare una cosa bella e buona (lo dice la Bibbia: “e vide che quello che aveva fatto era cosa buona”), così anche per noi è bello fare/regalare le cose belle davanti a Dio per il bene delle persone che portiamo nel cuore.
You must be logged in to post a comment Login