“La bellezza – “l’alto valore” dell’altro che non coincide con le sue attrattive fisiche o psicologiche – ci permette di gustare la sacralità della sua persona senza l’imperiosa necessità di possederla”.
Ogni persona è un mondo a se stante, pieno di sorprese e di meravigliosi segreti. Spesso ci illudiamo di conoscerli, perché si tratta dei nostri famigliari, sono colleghi d’ufficio o compagni di leva…, ma questa è solo una scusa per evitare di entrare realmente nel loro mondo interiore, a sfogliarne con cura le pieghe e coglierne gli sprazzi di luce, raccogliendoli pazientemente tra le zone d’ombra e le schiarite.
Molto più spesso di quanto immaginiamo, non conosciamo affatto la persona che abbiamo vicino: cosa sanno i genitori del figlio che pure vedono tutti i giorni e con cui parlano durante i pasti? E che cosa abbiamo capito delle persone con cui passiamo parecchie ore sul posto di lavoro?
Purtroppo spesso diamo tutto per scontato, dalla nostra vita alle persone che frequentiamo normalmente. Ma in questo modo abbiamo dimenticato di ascoltare, di capire, di apprezzare l’altro, pensando che c’è una persona dietro quegli occhi che mi guardano con interesse.
L’altro, compreso il coniuge, non è mai interamente come lo immaginiamo. Va scoperto dopo avergliene chiesto il permesso. Il Papa invita a considerarne “l’alto valore”, rispettandolo per come è: uguale a noi per ciò che ci rende simili, differente da noi per tutto quello che lo fa diverso; ma pur sempre una meraviglia!
Questo è il mistero della nostra (e di ogni) persona: ha in sé sorprese che non siamo in grado neanche di immaginare; non tutte ci potranno piacere, altre invece sapranno addirittura commuoverci.
In ogni caso ogni persona è espressione della bellezza di cui è portatrice nel suo essere. Quando entriamo in una relazione di amore, siamo disposti ad ascoltare, cerchiamo di comprendere, siamo pronti a regalare la nostra empatia e il nostro rispetto.
Se ogni essere è attuazione del disegno di Dio, allora lo si loda semplicemente per il fatto di vivere.
Èil senso del film The road (adattamento cinematografico del romanzo La strada di Mc Carthy) che esalta la meraviglia di essere padre, il coraggio di affrontare le avversità attivando tutte le sue umane risorse, la sublimità del desiderio di padre e figlio di stare sempre insieme. Uno splendido inno alla vita, in cui il padre vede nella sua creatura Dio stesso!
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