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PROCESSO A GIGI

ETTORE PAGANI - 25/05/2018

Se ne sentiva la mancanza. In un calcio decisamente non privo di tribolazioni qualcosa al riguardo doveva pur capitare.

Mancava, invece, e il caso uscito con strepitoso fracasso. il processo proprio al capitano di tutti i capitani Gigi Buffon.

Proprio al limite della sua carriera per quella orami notissima non certo gratificante urlata nei confronti dell’arbitro dell’incontro tra Real Madrid e Juventus.

A onor del vero Gigi non è che si sia risparmiato sull’ “assalto” al direttore di gara, e sui commenti, raffigurandone il cuore come “spazzatura”. Che non sia stato un complimento sembra del tutto certo e inequivocabile, un insulto piuttosto tendente al pesante.

A parte che i riferimenti aggiunti ai commenti di Buffon alla opportunità che il direttore di gara avrebbe dovuto tenere nel rispetto del giocatore relativamente alla sua durata di calciatore esemplare e l’approssimarsi della fine non potevano certo essere presi in considerazione dall’arbitro.

Quanto poi all’esattezza dell’intervento arbitrale ognuno ha detto la sua, partendosi dal dubbio anche dai giornali spagnoli (ma per la verità solo catalani).

Quanto sopra precisato, va però, tenuto conto come con il passare del tempo il dubbio si sia un po’ rarefatto traducendosi in un più frequente giudizio sull’esattezza del comportamento arbitrale ma inopportuno al termine della partita. Giudizio, quest’ultimo del tutto fuori logica dovendosi considerare l’operato arbitrale se giusto necessitato di segnalazione anche se all’ultimo secondo.

Comunque sia, il processo – vada come vada – non potrà sfiorare minimante le innumerevoli glorie del “grande capitano”.