È certamente iniziata bene la settimana dal titolo «Fondati sul lavoro?». che le Comunità Cristiane Varesine in collaborazione con altri prestigiosi Enti intendono offrire all’attenzione di tutti.
La sera del 22 maggio la Camera di Commercio di Varese ha ospitato l’incontro di apertura con il professor Mauro Magatti, sociologo dell’Università Cattolica di Milano sul tema: «Il senso e il posto del lavoro oggi».
Introdotto dalla sociologa Rosangela Lodigiani il relatore, con tono sciolto e brillante, ha illustrato la complessa situazione in cui oggi ci troviamo sul fronte del lavoro e ha portato la riflessione sulla necessità di cambiare logica economica per favorire il più possibile una rete di relazioni tra soggetti coinvolti sul territorio.
Il fondamento dell’economia e del lavoro deve consistere nel criterio del valore: produzioni di qualità, dignità e adeguata remunerazione del lavoratore, compatibilità ambientale, rispetto delle esigenze reali delle persone.
È una economia distorta che non ha futuro quella che legge la persona solo come consumatore.
È veramente necessario che si conducano riflessioni tali da offrire elementi per una seria riconsiderazione della situazione attuale del lavoro e delle sue prospettive. È auspicabile che la classe dirigente del nostro Paese prenda in considerazione modelli di sviluppo per impostare politiche che tengano effettivamente conto degli scenari nuovi in cui ci troviamo.
Il paradigma va cambiato: dal consumismo sostenuto dalla finanza a valori che diano vita all’economia.
Come forse si ricorderà la settimana in corso intende affrontare uno dei temi che la «Lettera alla Città» dell’anno scorso aveva posto. Le Comunità Ecclesiali intendevano ed intendono farsi portatori di quella sensibilità di comunione di cui ha bisogno la società di oggi.
In questo senso sono disponibili ad impegnarsi nella attività caritative e del volontariato, ma anche a stimolare le istituzioni e la sensibilità dei cittadini perché i valori evangelici siano tradotti democraticamente in termini sociali.
Siamo convinti infatti che i cristiani possono occuparsi di questioni che riguardano tutti, in una logica non confessionale.
Siamo fiduciosi che Varese possa rispondere con contributi fecondi nell’interesse collettivo.
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