Vado dalla Lui (lo ripeto per l’ultima volta: si tratta di Luisella, la mia metà o anche di più), che sul balcone cerca di rianimare un piccolo limone tramortito dai rigori dello scorso febbraio, e le faccio:
- L’ho sentita adesso in televisione, Lui: uno della moda ha detto che quest’anno il bianco è un colore importante.
- A chi?
- Cosa a chi!
- A chi importa il bianco!
- Lui, non ti seguo!
- Hai detto che uno della moda dice che quest’anno il bianco è un colore importante, e io ti domando se ha spiegato anche a chi importa!
- Ma importa cosa?
- Oh bella: il bianco! Se ha detto che è importante, importerà a qualcuno. E io ti domando: ha detto a chi importa? A me non me ne importa niente, per esempio.
La Lui, soprattutto quando parla senza pensare, ha una logica disarmante.
- Ma no – le faccio io -. Non ha detto a chi importava! Quello probabilmente voleva dire che quest’anno il bianco (ammesso sia un colore) è un colore eletto, prescelto, preferito, prediletto, anteposto, accetto, profuso, consigliato…
- Ah – fa la Lui -, e perché non l’ha detto?
- Ma per amor di sintesi, di modernità, di efficacia – le rispondo -! Importante vuol dire tutto, è una parola… importante, ecco. Facci caso, in TV la usano tutti, ogni tre secondi: è importante un calcio di punizione, che non è mica favorevole, vantaggioso, giovevole, propizio; il cassiere del Partito ha rubato una somma importante, che non è cospicua, notevole, ingente, enorme, colossale, o almeno grande; è importante una curva del Gran Premio, che non è insidiosa, ostica, ardua, disagevole, pericolosa, difficile… Non ci crederai, ma una volta, in una trasmissione di cucina, ho sentito dire che il cuoco aveva usato una padella importante, mica adatta, appropriata, confacente, adeguata, apposita… E poi, e poi, ti giuro, ho sentito anche di uno che indossava una cravatta importante, mica consona, confacente, opportuna, indicata… E un altro, questa è addirittura tragica, in un momento drammatico, diceva che si era trattato di un terremoto importante, mica rovinoso, dannosissimo, sinistro, disastroso… Hai capito, Lui, il terremoto come la padella: importanti! All’ultima partita della nazionale, il telecronista ha detto che il Pazzini, sai, quello dell’Inter, ha uno stacco di testa importante! Insomma, con un aggettivo dici tutto, perché non sai cosa dire! È la nuova lingua, bellezza!
La Lui non mi sta più a sentire, accarezza il suo limone e gli parla (lo fa spesso con le sue piante!):
- Speriamo che il gelo non ti abbia bruciato. Tu, per me, sei importante, mica superfluo, complementare, eccedente, marginale, secondario, accessorio…
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