“Meglio di così non può cominciare” aveva detto il presidente Marchionne subito dopo il successo delle Ferrari con quel primo e terzo posto in Australia nella prima gara della stagione. Successo anche se non totalmente ma più che efficacemente ripetuto anche in Bahrain.
Vadano come vogliono le cose quel che colpisce è la passione dei tifosi della casa di Maranello e forse ancor più, la stima di tutto il popolo dell’automobilismo.
Quelle bandiere con il rosso al vento che superano sistematicamente, nel numero, tutte le altre sono l’espressione più limpida di quello che è un autentico amore per i tifosi. Ma – ancora più della stima di tutti gli altri interpreti – quella, appunto, per i colori di Maranello che si librano nell’aria anche all’estero e che rimane è rimasta anche nei periodi di minor successo
quando i risultati facevano propendere parte della tifoseria a tifare per altri colori che fossero il grigio della Mercedes o il nero della Red Bull.
Tutto quel che si vuole in fatto di preferenze temporali ma senza mai accantonare l’applauso per il Cavallino. E questo – ed è il particolare – anche quando la Rossa non ha vissuto i suoi migliori momenti nel dopo Schumacher salvata solo dalla gran classe di un pilota come Alonso.
Venendo anche più vicino la Rossa, pur dovendo subire prima la Red Bull e poi la Mercedes per un insieme di qualche errore di guida e meccanico, anche allora le sue bandiere non hanno mai mancato di sventolare.
Questa è la forza della rossa di Maranello. Quella che consente di attribuirle alla resa dei conti il primato assoluto che dall’ “alto”.
You must be logged in to post a comment Login