Simpatizzanti dell’associazione Amici della Terra Varese, di cui sono il rappresentante legale pro tempore, mi hanno presentato molteplici fotografie del parcheggio intitolato a Ernesto Redaelli, che tanto aveva fatto in città dal punto di vista imprenditoriale, nonché culturale.
Sorprendendomi, la piazza, e soprattutto l’immediato intorno, sono mantenuti in una condizione di completa fatiscenza, con erbacce che sono diventate ormai dei rovi, cartacce, bottiglie di plastica vuote, scarti di muratura, una recinzione caduta a terra per non dire poi di una cuccia di un cane sorretta da un copertone di una gomma di auto con accanto due ciotole (riparate da un secchio pur sorretto da un altro copertone) dove mangiare e bere, due autovetture abbandonate con tanto di targa (sono stati individuati i proprietari da parte della vigilanza pubblica?), ecc. ecc..
Ho cercato su Internet e ho scovato una denuncia mezzo stampa del 29 settembre 2014, che denunciava una situazione analoga a quella della quale parlo io oggi.
Ho chiesto al Comune gli interventi fatti dallo stesso fino ad ora per sanare la situazione precaria dal 2014 (nonché l’ammontare dei soldi spesi) e una descrizione particolareggiata degli stessi (che deve essere indicata nella relazione riguardante il lavoro svolto). Mi interessa, inoltre, conoscere da chi la stessa piazza sia gestita e di chi sia la proprietà della stessa. Ho chiesto, anche, se la stessa sia ricompresa nel piano parcheggi cittadino e quanta gente posteggia la propria autovettura nella piazza nelle ore di lavoro.
Quante relazioni sono state mandate da parte della vigilanza urbana sulla situazione della piazza in oggetto?
Il vigile di quartiere ha già segnalato le condizioni di degrado della piazza? È possibile avere copia del verbale redatto dal Vigile di quartiere? In caso in cui queste mancassero, può essere mandato il vigile di quartiere in zona facendomi una relazione sulla situazione attuale de luoghi?
Che cosa si intende fare da parte del Comune per fare in modo che possa essere ripulita una zona che sembra non far parte della città capoluogo, ma invece conciata come un abusivo accampamento di nomadi…?
Da parte dello stesso Comune, possono essere trovati dei custodi tra i cittadini della zona anche basandosi sulle associazioni di volontariato, con la possibilità di segnalare ai vigili urbani situazioni di disordine? La vigilanza urbana potrebbe intervenire tempestivamente?
Non penso che una piazza dedicata a un cittadino illustre, recentemente scomparso, possa essere mantenuta in tali condizioni e che non possano essere rinvenute possibilità di richiedere ai cittadini un aiuto per monitorare un quartiere della città. Per esempio una situazione analoga è fatta dai cittadini contro i furti nelle case. Nei casi in cui ci possa essere un intervento rapido di forze pubbliche, potrebbero essere i dipendenti de La tipografica a segnalarlo?
Ho scritto quindi al sindaco di Varese, trasmettendogli le fotografie che mi sono state consegnate dai simpatizzanti, richiedendogli una risposta attraverso la quale possa annunciarci di aver assunto un apposito regolamento per impegnare la cittadinanza per la conservazione dell’integrità delle aree pubbliche le quali come abbiamo ricordato spettano in comproprietà alla cittadinanza stessa.
L’amministratore pubblico non può soggiacere davanti alla egemonizzazione dell’incuria ma deve essere capace di una reazione efficace.
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