Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Zic & Zac

TRE CONTINENTI

MARCO ZACCHERA - 30/03/2018

viaggioÈ uscito recentemente un libro curioso : “Attraverso tre continenti” (edito a Germignaga dal “Magazzino Storico verbanese” e curato da Danilo Minocci e Carlo Alessandro Pisoni) che è la ristampa, debitamente commentata, del diario di bordo di due verbanesi (Gaudenzio Uccelli e Elio Jorietti) che giusto 90 anni fa – correva il 1927, anno VII dell’Era fascista – hanno compiuto un incredibile raid in auto con arrivo e partenza da Intra (allora non c’era Verbania) facendo tutto il periplo del Mediterraneo  attraversando tre continenti e passando dalla Francia alla Spagna al Marocco e poi lungo tutta la costa africana per Algeria, Libia, Egitto, tutto il Medio Oriente fino alla Turchia e proseguendo poi per l’Europa su  fino a Londra, riscendendo a Roma e alla fine rientrando nella primavera del 1928 più o meno incolumi alla base.

Un’impresa sportiva notevole viste le strade del tempo, ma resa ancora più incredibile dal fatto che l’auto usata non era un mezzo contemporaneo a quegli anni (nel 1927 le auto erano già abbastanza progredite) ma una piccola De Dion Bouton D del 1899, un trabiccolo a tre posti con solo 2 marce e neppure la retromarcia (si spingeva indietro l’auto a mano!), guidata con  una specie di barra di timone al centro del telaio e quindi già decrepita per l’epoca.

Al netto di avventure, guasti ed aneddoti – raccolti al tempo nel testo originale da Mario Zazzetta – condito da parecchia (troppa) retorica che imperversava a quel tempo, mi ha colpito una incredibile ma effettiva realtà: quei paesi erano allora molto più sicuri di oggi e – soprattutto – l’Italia (allora fascista, piaccia o meno) era in quegli anni davvero il “faro” del Mediterraneo, la “potenza regionale” di riferimento.

In ogni città attraversata i due “turisti” (facevano un tour e quindi si erano auto-battezzati così!) hanno incontrato e descritto una presenza italiana massiccia ed entusiasta, generosa di aiuti, consigli e sovvenzioni.

A parte la Libia – allora florida colonia italiana – leggere che a Tangeri c’era un intero quartiere con migliaia di connazionali residenti, che solo a Tunisi prosperavano ben 25 scuole italiane o che ad Alessandria d’Egitto  gli italiani dominavano industria e commercio in un Egitto progredito e “moderno” lascia perplessi al confronto con l’oggi.

Soprattutto c’era allora una rete consolare capillare ed attenta, con migliaia di circoli culturali, politici e sportivi di italiani che guardavano con orgoglio alla Madrepatria.

Ovunque i due “turisti” si fermavano per una tappa o in transito si creavano interessi ed attenzioni, il locale rappresentante della comunità italiana aveva motivo per organizzare serate ed incontri (anche di autofinanziamento, perché Uccelli e Jorietti non avevano il becco di un quattrino e quindi erano ospiti quasi mai paganti).

Non fu un viaggio facile soprattutto in Algeria dove vi furono assalti di banditi e i due rallisti furono trattati con molta diffidenza dalle autorità francesi, oppure lungo le rotte del deserto dove le condizioni climatiche spesso erano estreme. Poi avventure incredibili come essere investiti da un treno in Siria (a volte non c’erano le strade e le massicciate ferroviarie diventavano il tracciato più sicuro per muoversi approfittando dei binari) senza dimenticare i furti di bagagli e pezzi di ricambio e perfino – ad Istanbul – dell’intera automobile, poi ritrovata qualche giorno dopo dalle autorità turche.

Un viaggio lento e travagliato durato quasi un anno soprattutto perchè i due non avevano fretta ma trascorso tra guasti, incidenti stradali, ritardi di documenti e pause gaudenti.

Resta l’amara constatazione che 90 anni dopo certamente quel viaggio non si potrebbe più riproporre tra frontiere chiuse, guerre, attentati, fanatici islamici e insicurezza generale. In mezzo il Mediterraneo, che non è più il “Mare Nostrum” e neppure è rimasto al centro del mondo.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login