In Confidenza

SI SPERA CHE

Don ERMINIO VILLA - 23/03/2018

Dopo la forza dell’innamoramento iniziale, è naturale che la coppia inizi a confrontarsi con le prime difficoltà, che dipendono da diversi fattori: primo fra tutti la differenza tra il maschile e il femminile, ma poi anche la differenza tra le abitudini e i modi di funzionare appresi nelle famiglie di provenienza…

Si tratta di difficoltà fisiologiche, che richiedono una serena presa d’atto e la decisione di provare a venirsi incontro ed iniziare un percorso per migliorare – poco alla volta – la comprensione reciproca.

È fondamentale, per il bene della coppia, non dissipare la meravigliosa energia che nasce dall’essersi innamorati. Infatti non bisogna dare per scontato che tutto duri per sempre in modo spontaneo: tutte le cose di valore non richiedono forse una manutenzione attenta?

Troppe persone, non appena avvertono fatica o fastidio per la persona che hanno scelto, sono portate a pensare che sia finito l’amore… In realtà le cose sono più complesse. Dobbiamo imparare – anche a nostre spese – che l’amore si manifesta e cresce grazie alla cura e all’attenzione che mettiamo nelle cose di ogni giorno.

L’amore per noi stessi – se correttamente inteso – non è in contraddizione con l’amore per l’altra persona.

Se ognuno di noi investe per essere una persona ricca di pensieri, piacevole nelle relazioni, curiosa, creativa, realizzata, capace di vivere, continuerà ad essere anche per l’altro/a un compagno/a interessante e prezioso.

Se, viceversa, ci adagiamo nelle relazioni di coppia come in un paio di pantofole e diamo all’altro solo la parte più negativa e trasandata di noi, gli renderemo sempre più difficile continuare ad essere innamorato.

Quotidianamente bisogna imparare ad accettarsi così come si è, a darsi fiducia, incoraggiarsi e, quando serve, anche perdonarsi l’un l’altro, senza mai disperare, superando (minimizzando e non enfatizzando) le piccole irritazioni, le incompresioni, le tensioni che inevitabilmente nascono dal vivere insieme.

Facendo riferimento anche ad evenienze più impegnative, il Papa ci invita ad affrontare anche le esperienze più negative in modo positivo, appunto con la visione della speranza cristiana: “Dobbiamo accettare che certe cose non accadano come uno le desidera, ma che forse Dio scriva diritto sulle righe storte di quella persona e tragga qualche bene anche dai mali che essa non riesce a superare in questa terra”.