“Prima gli italiani!”
La parola urlata
in piazza affollata,
la gente applaude.
Siamo indifesi,
qualcuno ha capito,
le case insicure,
da incursioni e terrore.
Decenni di duro lavoro,
fatica e sudore,
i nostri patrimoni
a rischio, rovinati.
Le nostre donne
da violenza sfregiate.
Barbari ci invadono,
siamo insicuri.
Laggiù nel profondo
sotto sole cocente,
i pomodori a raccogliere
interminabili ore.
Uno sviene,
un altro non regge,
in lurida tenda
uno di meno.
Per i nonni,
vecchi e noiosi,
una badante,due,
noi liberi, tranquilli.
Chiedono contratto,
assicurazioni inps;
cosa pretendono,
il lavoro è nero.
Arrivata la sera
la madre con il pane,
i pomodori di papà,
la famiglia a tavola.
Myriam contenta,
dalla chiesa tornata,
“la maestra ha detto:
Prima il Vangelo”.
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