Attualità

IMMOBILISMO IN SOFFITTA

CESARE CHIERICATI - 12/01/2018

La Giunta Galimberti al completo

Cerchiamo di stilare un semplice elenco, una lista di quanto di buono (il meno buono lo vedremo in altra occasione) la giunta Galimberti ha collezionato nei suoi primi diciotto mesi di vita. Senza alcuna pretesa di essere esaustivi, ma per una semplice ragione di concretezza e secondo una nostra personale scala di valutazione, al netto delle critiche strumentali, dei no a prescindere e di qualche mal di pancia interno alla maggioranza:

1. L’arrivo di 18 milioni di euro dal bando periferie del governo per la sistemazione dell’area delle stazioni ai quali vanno sommati i 10 messi a bilancio dalle Ferrovie delle Stato per rinnovare la vecchia, indecente stazione. Un vasto progetto che sta prendendo corpo avendo come traguardo di partenza possibile il prossimo autunno
2. Il tanto atteso via libera al parcheggio multipiano di via Sempione entro gennaio. Un ‘opera la cui paternità è della giunta Fontana incagliata però nelle secche di un finanziamento bancario rimasto lettera morta come ha spiegato con chiarezza sulla Prealpina del 7 gennaio l’assessore al bilancio Cristina Buzzetti illustrando la strada alternativa percorsa con buon esito
3. L’uscita dal coma funzionale della funicolare del Sacro Monte ripristinata nei primi Novanta dall’allora assessore ai lavori pubblici Bobo Maroni per poi accumulare deficit su deficit rimanendo ferma o quasi. In attesa dei dati definitivi di tutto il 2017, giova ricordare che a fine agosto i passeggeri erano stati ben 22 mila. Di pari passo è stata messa finalmente in sicurezza la parete rocciosa sopra il Mosè e si è posta maggiore attenzione – ma non basta – al decoro urbano dell’intero borgo
4. Il successo di Nature urbane ovvero il “Festival del paesaggio” che ha fatto riscoprire e in molti casi scoprire ai varesini l’immenso patrimonio di ville e parchi, pubblici e privati – quest’ultimi aperti per la prima volta – di cui dispone Varese. La prima tappa di un percorso culturale che potrebbe diventare un appuntamento fisso di metà autunno ponendosi come ineludibile traguardo il richiamo di visitatori anche dal territorio circostante
5. La sicurezza stradale come priorità per una città ad elevata densità automobilistica: più semafori accesi dopo le 23 negli incroci pericolosi; il posizionamento dei dissuasori di velocità lungo le arterie più a rischio nonostante l’opposizione teppistica di alcuni; l’entrata in funzione delle telecamere agli ingressi della città (paternità giunta Fontana), nel centro storico dove ne servirebbero altre e in via Como

6. Il piano della sosta, discusso, ancora discutibile e migliorabile in alcune scelte che ha comunque messo un po’ d’ordine nelle strade di alcuni quartieri, come per esempio Casbeno, colpendo l’ormai insostenibile sosta parassitaria
7. La manutenzione ordinaria e straordinaria di alcuni edifici scolastici cittadini in stato di avanzato abbandono
8. La rinnovata attenzione ai problemi degli anziani, ai richiedenti asilo, alle nuove povertà in crescita anche sotto il campanile del Bernascone, ai consultori pubblici e privati, al dramma dei clochard
9. Il piano di recupero in via di definizione dell’ex area Enel a Biumo Inferiore e l’accordo con la nuova proprietà del Palace Hotel per rilanciare la struttura di via Campigli e in un futuro, speriamo non troppo lontano, anche il Grand Hotel Campo di Fiori. Un buon esempio di collaborazione pubblico-privato
10. L’arrivo in città delle bici gialle segno di una rinnovata volontà di fare di Varese a medio termine una città più verde e meno motorizzata.

Nel complesso un grande cantiere aperto su più fronti con tanti nodi da sciogliere in corso d’opera e altri non meno nevralgici in lista di attesa, come la decozione di lunga data dell’illuminazione pubblica e la sistemazione di Piazza Repubblica.