Proviamo a immaginare l’attimo eterno della scelta di Dio di “farsi uomo”. Immaginare il mistero è come specchiarsi nell’infinito, una sensazione travolgente dai contorni sempre mutevoli; mente e cuore non reggono e l’anima palpita e annaspa.
Cosa può suggerire ancora, dopo 2000 anni, la piccola e consumata parola “Natale”? Cosa può ridestare nel nostro animo pesante di miserie umane questo tocco di fantasia divina? Meglio lasciarsi andare alla contemplazione e alla preghiera…
Natale è venire alla luce. “E le tenebre non lo accolsero”. Dio ci svela, nascondendosi in Gesù, il progetto di essere luminoso punto di riferimento per tutti gli uomini. Preghiamo per coloro che accendono piccole lanterne credendole dei fari. Preghiamo ancor più per coloro che, più o meno consapevolmente, cercano di oscurare il fascino dei valori o di accecare con lo sfavillio dei disvalori.
Natale significa per Dio voler vivere in maniera umana. “E il Verbo si fece carne e abitò tra noi”. Preghiamo per quanti soffrono l’esperienza misteriosa di un’esistenza disumana. Preghiamo per coloro che hanno smarrito il senso del loro essere uomini e si avviano per le vie della storia come bestie inferocite. Preghiamo per coloro i quali inseguono il falso miraggio di costruire un’umanità senza Dio.
Natale è per Dio voler abitare in mezzo a noi. “E pose la sua tenda in mezzo a noi”. Preghiamo per coloro cui risulta difficile il semplice abitare insieme, per quei coniugi cui pare arduo vivere la quotidiana tenerezza dello stare insieme nella salute e nella malattia, per coloro che non hanno mai conosciuto il colore delle pareti di una casa, per coloro che si fanno fuggitivi da una casa senza mai trovarne un’altra.
Natale è per Dio avere finalmente una mamma. Grazie, o Dio, per averci scelto la Mamma migliore del mondo. Preghiamo per chi non ha mai conosciuto il volto della propria mamma o per chi non ricorda di essere stato coccolato dal grembo materno. Preghiamo per le mamme il cui grembo urla dolore di sterilità o di morte, perché le plachi la carezza della Vergine Madre. Preghiamo per i piccoli e i grandi sempre bisognosi dell’amore materno, perché li sfiori il desiderio di una madre a portata di mano…
Natale in famiglia è quindi gioia. Preghiamo per coloro sulle cui labbra e nel cui cuore si è spento il sorriso, per coloro che assassinano i sogni dei bimbi, per coloro che irridono lo stupore dell’infanzia, per coloro che reputano “sentimentalismo” la gioia semplice e intensa del sentirsi figli di Dio.
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