Capitolo coppe a parte, la classifica di campionato quanto a prime della classe lascia non pochi dubbi.
Fermo il giudizio sulla Juve cui sicuramente non mancano gli stenti rispetto al passato, il resto è tutto da vedere. Quanto alla Juve anzi v’è già chi la considera fuori da pronostici di primato, soprattutto, alla luce di quella sconfitta a Genova che avrebbe potuto tranquillamente definirsi più cospicua se non fosse arrivato in aiuto ai bianco-neri un inesistente rigore.
Il giudizio sembra, comunque, un po’ forzato visto che la sconfitta avvenuta in fin dei conti è arrivata da parte di quella Sampdoria che sembra essersi sostituita – almeno in parte… – all’Atalanta dello scorso anno quale squadra rivelazione del campionato.
Insomma salvo che qualche stranezza (non nuova) del suo allenatore non si arriva a dare consistenza ai pessimismi ed è un po’ presto per passare al “de profundis”.
Fermo restando, comunque, l’impressione di una flessione della Juve rispetto al passato per il resto se è vero che un grande Napoli non vuole smettere di porre la propria candidatura, c’è una Roma che il magico De Francesco tiene sotto pressione a tanti gradi quanti ne potrebbero bastare per lasciare tutti sul posto e passare per prima sotto lo striscione dell’arrivo. Una Roma che premierebbe il suo allenatore meritevole di un Oscar grande così dopo avere fatto di una squadra la rivelazione al primo anno in Serie A grazie proprio ad un De Francesco (recuperato dopo un allontanamento in punta di piedi).
Dietro Napoli e Roma c’è un Inter che non riesce, ancora, ad assicurarsi una definizione ben precisa anche se a onor del vero una tranquillità almeno se l’è garantita: quella di avere trovato un’ottima difesa che aveva perso per strada nel dopo Mourinho e che sembrava impossibile potesse tornare.
Tutto da vedere per la vetta, dunque, con una Roma però interessantissima che potrebbe trovare il suo anno migliore.
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