Se ne parla da quasi quindici anni ma pochi sanno esattamente cosa sia l’alternanza scuola – lavoro introdotta da una legge del 2003 messa a punto “al fine di consentire la sperimentazione di percorsi didattico-formativi nuovi, che alternano la consueta esperienza educativa dell’aula alla concreta esperienza di lavoro in un’Impresa/Ente favorendo l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro”. La scoperta dell’acqua calda se la si considera dal punto di vista prevalente nei sistemi scolastici anglosassoni o comunque nordeuropei; una rivoluzione copernicana alle nostre latitudini educative per scelta ideologica e “classista” affezionate a una netta separazione tra grammatica e pratica, fatta eccezione per le province autonome di Bolzano e Trento anomale in positivo anche su questo versante rispetto al resto d’Italia.
In effetti per più di dieci anni la norma ha vivacchiato fino alla legge numero 107 “Buona scuola” del luglio 2015 che ha reso obbligatoria l’alternanza per gli studenti di tutte le scuole secondarie di secondo grado. Non solo, è stato anche istituito presso le Camere di Commercio un Registro nazionale per l’alternanza scuola- lavoro al fine di agevolare l’incontro tra le parti in causa.
Si tratta senza dubbio di un tema caldo e delicato soprattutto in una provincia come quella di Varese densissima, per vocazione storica, di imprese produttive a tutti i livelli e ben attrezzata dal profilo scolastico sia in campo umanistico sia in campo tecnico scientifico. Al netto dei grandi problemi organizzativi che un’applicazione razionale della 107 comporta, quella che ancora sembra abbastanza latitare è una cultura della cosiddetta formazione duale scuola-lavoro. Va senz’altro in questa direzione il convegno promosso da Antonio Martina, manager della consulenza di alto profilo, coautore con Corrado Fois del volume “Lavorare è difficile” – Franco Angeli – e di altri fortunati saggi a sfondo socioeconomico.
In programma giovedì 23 novembre al Collegio de Filippi di Varese sarà una non stop di oltre quattro ore (dalle 9 alle 12.30) nel corso della quale si alterneranno qualificate voci della scuola e del mondo imprenditoriale nelle sue diverse declinazioni. Ci sarà anche quella del sindaco di Varese Davide Galimberti che racconterà cosa dovrebbe accadere nella città giardino nei prossimi quattro anni sul versante lavorativo.
Molto attesa sarà infine la testimonianza diretta di un gruppo di ragazzi di diversi istituti del territorio che già hanno in qualche modo sperimentato l ’alternanza scuola-lavoro.
Piloterà il tutto Michele Mancino, vice direttore di Varesenews, attento e sperimentato osservatore della realtà economica e sociale del nostro territorio. Lo affiancherà in veste di presentatrice Carla Bota.
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