A Santa Maria del Monte è esplosa la moda di festeggiare i diciott’anni. É un’iniezione di gioventù e di voglia di divertirsi che non offende l’intima spiritualità del luogo. Est modus in rebus. Dipende dal modo in cui si fanno le cose. E dai momenti. La location preferita è il Camponovo in via dell’Assunzione 17, gli storici sotterranei restaurati e adibiti a sede di mostre e conferenze. L’ex albergo, vecchio e nuovo simbolo dell’ospitalità del Sacro Monte, offre saloni, portici, pietre a vista e terrazze panoramiche. Non manca nulla.
“Fino a dicembre ospiteremo almeno una decina di feste di compleanno – conferma Augusto Caravati, autore dei restauri e proprietario del Camponovo – Dalla terrazza si gode l’impareggiabile spettacolo dei laghi che affascina e stupisce i giovani. Per il viaggio si organizzano con la funicolare. Salgono prima di cena e possono rientrare tardi in città senza usare le automobili. L’Avt mette a disposizione servizi privati a pagamento e spesso sono gli stessi genitori a prenotare per i figli”.
Antico luogo di raccoglimento religioso, il borgo vanta una parallela tradizione di ospitalità laica. Le cronache e i libri raccontano dei tanti ostelli, alberghi e taverne che nel corso dei secoli hanno accolto e ristorato turisti e viaggiatori d’ogni tipo, letterati, musicisti e artisti da Stendhal a Samuel Butler, da Carducci a Piovene. E anche oggi i ristoranti attirano i visitatori con proposte gastronomiche differenziate e di qualità. La novità, semmai, riguarda l’età degli ospiti, giovani o appena maggiorenni e il tipo d’intrattenimento.
Nel 2018 il Camponovo si propone di organizzare feste di benvenuto in società per i diciottenni e già allestisce ricevimenti nuziali. Ha prenotazioni per dicembre con tanto di postilla per l’albero di Natale addobbato nel salone. I “promessi sposi” sperano naturalmente che nevichi e che il borgo si presenti nell’incantevole veste invernale. Con un’offerta al monastero si possono avere le deliziose bomboniere realizzate dalle monache. Le religiose vivono in povertà e quando avanza del cibo dai menù di nozze non lo rifiutano.
La scorsa estate il Camponovo ha aperto i locali per il festival del teatro Tra Sacro e Sacro Monte offrendo agli attori la possibilità di lavarsi e cambiarsi d’abito e all’organizzazione di depositare le attrezzature e i seggiolini. Le sinergie si sono estese al Borducan per le cene dopo gli spettacoli. La stagione ha debuttato in aprile con la mostra dedicata a Mogol e Donida. É proseguita ospitando gli aperitivi con i giovani interpreti musicali, gli eventi per le scolaresche e il 7 ottobre ha inaugurato la mostra di caricature di Gavino Sanna che si concluderà il 30 novembre.
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