A Varese non c’è stato solo in questo mese di ottobre il Festival sul verde urbano. Si sono iniziati recentemente anche i lavori di riqualificazione del campo da Rugby di Giubiano. Un intervento di quasi 900mila euro di cui oltre 500mila arriveranno grazie ad un finanziamento del Governo ottenuto da parte del Comune di Varese all’interno del bando Sport e Periferie del Coni, Comitato olimpico nazionale italiano. Al taglio del nastro che ha dato via all’intervento era presente a Varese il ministro allo Sport Luca Lotti. Presenti sono stati anche la parlamentare della provincia di Varese Mariachiara Gadda, il sindaco di Varese Davide Galimberti, l’assessore allo Sport del Comune Dino De Simone, il presidente della società AsdD Rugby di Giubiano Francesco Pierantozzi, Angelo Bresciani presidente Comitato lombardo Rugby e Diego Dominguez ex giocatore della Nazionale di Rugby.
“Un impianto totalmente rinnovato e ampliato, fortemente voluto dall’attuale Amministrazione, finanziato attraverso il fondo Sport e periferie e adesso già con un progetto in fase esecutiva”, ha detto il ministro Lotti. “Un altro esempio di come il circuito tra Governo e territorio funziona quando c’è spirito di squadra e tenacia nel portare a termine gli impegni, pensando solo al benessere dei cittadini”.
“Un altro segno della svolta che ha caratterizzato Varese nell’ultimo anno e un ulteriore dimostrazione della vicinanza del Governo al percorso di miglioramento della nostra città”, ha dichiarato il sindaco Davide Galimberti. “Per noi questo intervento è particolarmente importante perché attraverso lo sport la nostra città rilancia la sua identità di capitale dello sport in Italia e perché l’attività sportiva è un mezzo straordinario per costruire la crescita della nostra comunità. Il senso di comunità è una delle caratteristiche principali di una disciplina come il Rugby”.
“Oggi diamo il via a un intervento di riqualificazione che coinvolgerà un’importante struttura sportiva di Varese dove si pratica uno sport in costante crescita e che vede il coinvolgimento di centinaia e centinaia di ragazzi di tutta la provincia”, ha detto invece l’assessore Dino De Simone. Questo progetto consentirà di mettere a nuovo una struttura che da anni aspettava interventi di ammodernamento. La riqualificazione dell’impianto rappresenta anche un’ottima notizia per l’intero quartiere di Giubiano, che vedrà migliorata un’area del proprio territorio e avrà a disposizione un luogo dove praticare attività fisica perché molte aree della struttura saranno aperte ai cittadini e al quartiere come luogo di aggregazione”.
Ebbene, il bando lanciato dal Comitato olimpico ha scatenato una richiesta “monstre” di 1,3 miliardi di progetti presentati da 1.681 comuni. Dopo una selezione non semplice è stata definita una graduatoria e ora si stanno assegnando 88 milioni di euro per finanziare i 192 interventi selezionati, in due diverse linee. La prima vede 27 milioni ripartiti tra una decina di progetti in periferie “simbolo” delle grandi città. La seconda include 183 progetti finanziati con 55,5 milioni di euro. C’è poi il finanziamento dei lavori al centro di preparazione olimpica Giulio Onesti di Roma.
La fotografia del Coni si riferisce in particolare all’istruttoria dei 183 progetti, per 55,5 milioni. Di questo valore, il 40% si è già trasformato in cantiere, o è pronto per farlo, perché gli 80 comuni interessati hanno già firmato le convenzioni oppure stanno per farlo.
Il restante 60% del programma sta marciando e – se i Comuni beneficiari saranno solleciti nel presentare la documentazione integrativa richiesta (soprattutto di tipo progettuale) – si stima che gli appalti potranno andare in gara entro gennaio 2018.La maggior parte delle risorse assegnate – pari quasi al 70% – è andato a regioni del Mezzogiorno e Isole. Il podio è infatti tutto al Sud. Staccatissima la Sicilia, che ha “agguantato” 15,3 milioni di euro. Al secondo posto la Puglia con poco più di 7 milioni, seguita dalla Calabria con 5,6 milioni.
In cima alle richieste ci sono i campetti di calcio, seguiti da centri e palestre polivalenti. E questo fa capire che le risorse messe a bando sono servite a colmare una carenza di strutture di base. Più rare le richieste di impianti specializzati come bocciodromi, velodromi o campi da cricket.
L’enorme domanda insoddisfatta dovrebbe avere una seconda possibilità. Il ministro dello Sport, Luca Lotti, ha confermato la volontà di trovare le risorse per finanziare la seconda edizione del bando “Sport e periferie”.
Quanto è importante è che il Sindaco di Varese abbia sensibilizzato il ministro sulle condizioni degradate degli altri immobili che ospitano lo sport varesino. È anche fortemente compromessa la pista ciclabile del lago di Varese malgrado la grandissima affluenza di pubblico per il suo utilizzo. Scrivo certamente dei grandi immobili che ospitano le prove sportive dei professionisti e o dei semi professionisti che sono degradati, ma anche la situazione deleteria degli impianti delle strutture sportive e atletiche dei più giovani (ricordiamo l’ultima protesta raccolta dalla stampa locale sulle condizioni critiche della palestra di via 25 aprile).
Sarebbe anche giusto che il comune di Varese (come è stato richiesto dal sindaco di Bugguggiate), aiuti i piccoli comuni dell’area varesina a risolvere i loro problemi. E a questo fine ho scritto al sindaco di Varese perché (nella logica dello spirito di squadra sopraddetto) possa inviare una lettera al ministro allo sport perché possa conoscere entrambi questi temi.
È importante che venga presa una posizione chiara riguardo ai campi da golf nell’area varesina. Dico soprattutto del campo da golf di San Fermo. Anche per questo deve essere garantita la accessibilità, la convenienza delle tariffe per imparare, allenarsi e giocare e la pubblicità. Al sindaco ho chiesto anche di convocare una riunione alla mia presenza, con i comuni limitrofi a Varese e un’altra con le associazioni sportive in città che si occupano sia dei professionisti che dei giovani.
È importante anche che vengano stabiliti, e pubblicizzati in tutte le scuole gli orari degli autobus attraverso quali i giovani possano raggiungere i centri sportivi.
Prima di ciò, è giusto che il sindaco abbia a richiedere alla Provincia tutti gli studi che sono stati fatti sulla presenza nell’area varesina delle strutture sportive.
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