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L’AUGUSTO DEL BASKET VARESINO

ETTORE PAGANI - 13/10/2017

Aveva  vinto tutto. Insieme agli altri. Quelli che alzavano Coppe, che conquistavano scudetti interminabili nella loro storia gloriosa.

Aveva vinto insieme a quelli che con scarpette, calzoncini e magliette scorrazzavano per   il campo, scorrazzavano sugli albi dei campionati delle Coppe, dei tornei.

 Lui era lì, in campo con loro a vivere emotivamente ogni loro impresa.

 Lui l’Augusto Ossola che era in campo amministrativo il campione dei campioni come i suoi  ragazzi.

 Aveva continuato, ai tempi, il percorso cominciato da Giovanni Pedetti l’iniziatore di una organizzazione contabile e generale ancor prima dell’abbinamento tra Pallacanestro Varese e Ignis.

 Finita l’era – pur valida e appassionata – di Pedetti, l’Augusto continuò la serie del “tuttofare” arrivando sul posto quando la regia doveva assumere caratteri pressoché professionistici in termini di impegni in ogni settore. Mentre Gualco assumeva il compito di general manager, a Ossola toccava tutto il resto in fatto di organizzazione che subiva una continua lievitazione con l’aumentare degli impegni cestistici del marchio Ignis.

 Questo era il suo lavoro senza una pausa, senza una flessione, accompagnato da una passione sportiva che lo animava con tutta la forza.

 Si impegnò, dunque, anche a raccogliere dati statistici, foto e quant’altro potesse essere utile per ricordare i fatti con lo scritto pubblicando con i suoi volumi la storia della squadra varesine e con ineccepibile precisione anche del basket in generale.

 Andrà a parlare di basket con dirigenti, giocatori e tifosi che lo hanno preceduto.

 Lo aspettavano.