Non mi ero accorto che tra i mille problemi del nostro paese ci fosse soprattutto l’incombente pericolo neofascista e che ci fosse quindi questa necessità impellente di dover sanzionare penalmente e con la detenzione i gesti di qualche imbecille che va in giro a fare il saluto romano od ostenta un ciondolino del Duce.
Capisco che il relatore della legge (l’onorevole Emanuele Fiano, PD ed esponente della comunità ebraica milanese) abbia sofferto a livello famigliare per le persecuzioni razziali, ma allora perché non mettere sullo stesso piano tutte le diverse ideologie razziste e totalitarie del ‘900 che pur si sono accanite negli anni contro gli ebrei: forse che anche il comunismo non ne ha sterminato milioni?
Perché, soprattutto, Fiano non pensa oggi a semmai sanzionare chi inneggia all’estremismo islamico, questo sì un pericolo attuale e grave per tutti ?
È comunque assurdo voler condannare penalmente l’esposizione di un busto del Duce e non uno del compagno Giuseppe Stalin che ha ucciso e deportato decine di milioni di persone o vietare perfino “manifestazioni fisiche” che richiamino il fascismo, tipo la mano tesa o le pose mussoliniane.
Non è logico voler criminalizzare un gesto, uno slogan, una canzone, un gadget ma soprattutto un’opinione – giusta o sbagliata che sia – che sta nella libertà e nella responsabilità di chi la esprime, anche perché così si rischia di trasformare in vittime e perseguitati i violenti – di qualsiasi colore – che invece non meritano attenuanti proprio perchè tali.
L’articolo 21 della Costituzione è chiaro: “Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”: se valeva nel 1947, a solo due anni dalla caduta del fascismo, credo valga ancor di più oggi che ne sono passati altri 70.
Credo quindi che questa sia soltanto una legge demagogica e assolutamente inutile ma che fa tanto di “chiamata alle armi” per una sinistra divisa e derisa, soprattutto perché l’antifascismo dovrebbe essere una cosa seria e non una pagliacciata, come invece così si sta dimostrando.
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