Il Mohicano

UNA BIBLIOTECA MODELLO

ROCCO CORDI' - 29/09/2017

Nei giorni scorsi la protesta dei dipendenti comunali addetti alla Biblioteca Civica ha messo in evidenza le criticità di una struttura e di un servizio rilevanti per la vita culturale cittadina.

La circostanziata denuncia ha destato sorpresa e stupore anche perché era convinzione comune che l’attuale amministrazione volesse davvero porre fine al disinteresse e all’immobilisno che avevano distinto i suoi predecessori. In effetti qualcosa si era mosso. Nello scorso mese di novembre era stata lanciata l’iniziativa di aprire la Biblioteca Civica anche la domenica. Ma fin da subito la “sperimentazione” è apparsa come una scelta improvvisata e fondata su basi fragili. Infatti già da qualche mese il progetto si è arenato. A questo punto sarà interessante vedere la risposta della Amministrazione sul futuro di una struttura che, è bene non dimenticarlo, rappresenta un punto qualificante dell’altro progetto relativo al futuro della ex-caserma Garibaldi.

A una notizia negativa e preoccupante se ne contrappone una di segno opposto e riguarda un’altra biblioteca pubblica che, fatte le debite proporzioni con quella Civica, meriterebbe un po’ più di attenzione anche da parte della Amministrazione Comunale.

Mi riferisco alla Biblioteca “Bruna Brambilla” situata a Varese presso la Scuola Media “Anna Frank” di Via Carnia. L’Istituto ha recentemente partecipato al bando ministeriale dedicato alla realizzazione o allo sviluppo delle “Biblioteche scolastiche innovative”.

Il progetto presentato è stato premiato conquistando il 199° posto in graduatoria su 3.302 partecipanti al bando.

Il finanziamento ottenuto è di 10.000 euro. Interessante notare che molti degli “obiettivi” auspicati dal Bando quali l’apertura al territorio, l’organizzazione di eventi per la promozione della lettura, gli incontri con autori, sono già da tempo attuati in questa piccola biblioteca grazie anche al gruppo di volontari che gestisce di fatto la struttura. Dal 2005 la Biblioteca aveva superato l’ambito strettamente scolastico proiettandosi nel territorio circostante. Questa “apertura” aveva incontrato fin da subito la piena disponibilità dell’associazione Universauser che con i suoi volontari ha consentito alla struttura di diventare ben presto un punto di riferimento importante per centinaia di persone. In un breve lasso di tempo sono stati catalogati tutti i volumi disponibili e incrementati quantitativamente (oggi se ne contano circa 9.000 sia per ragazzi che per adulti), si sono organizzati al meglio gli spazi e gli arredi. Nel 2010 viene compiuto un ulteriore balzo in avanti entrando a far parte del sistema bibliotecario urbano e della Rete bibliotecaria provinciale. Il “collegamento in rete” consente di ampliare a dismisura il patrimonio librario garantendo il “prestito” non solo di quelli disponibili in sede ma anche di tutti quelli esistenti nel biblioteche della provincia comprese nel sistema.

Lo scorso anno i libri prestati hanno raggiunto quota 1.879 mentre gli utenti iscritti hanno superato il migliaio. Intensa l’attività per la “promozione” della lettura: nell’anno scolastico 2016/17 sono stati organizzati ben 12 incontri con gli autori e due conferenze tematiche; un gruppo lettura di 15/20 partecipanti si riunisce periodicamente ogni 5 settimane. Analoghe iniziative vengono dedicate agli alunni della scuola, con l’aggiunta di due appuntamenti ormai entrati nella tradizione: la gara di lettura e il pi greco day, giornata della Matematica.

La biblioteca intitolata alla memoria di Bruna Brambilla, appassionata, instancabile e coinvolgente dirigente dell’Auser, si propone oggi nuovi e più ambiziosi obiettivi. Le risorse ottenute dal bando verrano impiegate per migliorare ed espandere ulteriormente le attività curando in particolare l’aspetto che mancava, quello della digitalizzazione. Grazie ad una piattaforma digitale sarà possibile accedere a centinaia di migliaia di e-book, quotidiani e molte altre risorse on-line.

Per i volontari e la scuola i successi conseguiti nel corso di un impegno ormai più che decennale, anche se non sono mancati difficoltà e problemi, costituiscono oggi un ulteriore stimolo per guardare avanti con fiducia trasformando ancora di più la struttura in uno spazio vivo, attivo, aperto, capace di garantire a ciascuno e a tutti percorsi conoscitivi e formativi qualitativamente avanzati e adeguati ai tempi.