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STRANO MERCATO E VAR

ETTORE PAGANI - 22/09/2017

Senza ombra di dubbio il mercato di calcio anno 2017 passerà alla storia come uno dei più movimentati ma anche, sicuramente, come il più “disfacitore” di formazioni con annesse ovvie necessità di ricostruzioni se del caso integrali.

Buon lavoro, dunque, ai signori allenatori impegnati – non sempre con gioia – a rimettere insieme moduli, gioco e come inserire i nuovi acquisti nei ruoli più opportuni.

Un compito non proprio semplice da affrontare e che, rispetto al passato, riguarda un numero di squadre largamente superiore.

Solo per qualche esempio sarà da vedere una Fiorentina rinnovata assai e tale da fornire sul piatto di un Pioli dallo sfortunato destino nerazzuro, cibi di non facile digestione.

E via di questo passo con un Milan, dal mercato principesco, alle difficoltà di Montella di inventare situazioni di gioco diverse dal passato.

Insomma gran lavoro per molti tecnici compreso l’allenatore dell’Atalanta che non avrà certo le meritate fortune dello scorso anno.

Circa la VAR bisognerà riprendere le stravaganti idee di cui s’era già parlato a proposito di qualche critica di interpretazione fantasiosa sull’entrata di fatto e sui campi di calcio della macchina.

L’ultima è stata quella dell’allenatore nerazzuro dei bergamaschi che accusava la macchina di togliere al pubblico la soddisfazione dell’urlo di gioia al momento. In poche parole a discutibile parere del trainer erano più apprezzabili i momenti di euforia dei tifosi all’urlo “goal” – avesse o non avesse varcato la palla la linea di porta – che non il silenzio in attesa del responso meccanico.

Insomma meglio l’entusiasmo giusto o sbagliato che non la certezza di quanto successo con tanti saluti all’esattezza del risultato.

La risposta a è subito venuta – e tassativa – da quella sorta di ottima enciclopedia umana del calcio dal nome Mario Scorzani il miglior acquisto – in fatto di calcio – della televisione italiana. Le sue parole si sono sintetizzate in un “La VAR era necessaria ed è arrivata troppo tardi”.

Quanto può bastare. E finiscano le fumose fantasie di fronte a un eccellente conquista solo ritardata.