La nostra società è piena di tuttologi: così ho sentito dire. Ma chi è il tuttologo? Tuttologo è un neologismo, frequentemente usato in senso dispregiativo, riferito a persona che sa sempre tutto di tutto, per cui è portato a pontificare in ogni momento.
Come facciamo allora a non andar bene con tutti i tuttologi che abbiamo? Tanti individui che sanno tutto. Lanciano principi, idee chiare, lampanti per cui i problemi dovrebbero sciogliersi in nette soluzioni. L’economia mondiale, i mercati internazionali, la disoccupazione, il costo della sanità, la cultura, la meteorologia e non ultimo, ma importantissimo: lo sport! Tutto risolto!
Il sopraddetto termine è stato rivalutato da mia moglie che, senza dispregio ma forse con tanta ironia, parlando con un nostro figlio ha detto: “Sei proprio fortunato: tuo padre è un “grande” tuttologo. Non t’eri mai accorto?”. (Le avevo appena spiegato scientificamente come fare le uova sode …. a me vengono da dio). Mio figlio, oramai padre, ha guardato con orgoglio i miei nipoti, nipoti di un tuttologo, che avranno grandi successi scolastici guidati dalla tuttologia del nonno. Ma non solo a scuola: in tutti i rapporti con i loro compagni di giochi. Solo che compagni di giochi non ne hanno molti …. che sia colpa della mia tuttologia? Che il loro blaterare con superiorità allontani gli amici? Come mai invece io ho tanti amici, specialmente nel bar che frequento? Noi al bar facciamo sempre un gran discutere, ma non solo al bar: dal parrucchiere, dal pizzicagnolo, dal panettiere dove devo insegnare sempre il tocco finale per rendere il pane perfetto, che ovviamente non è più il pane di una volta. Ma anche al supermercato ora ho da dire. Tra gli scaffali delle bibite e quello dell’acqua minerale mi tocca fare dei comizi sul loro residuo fisso, sugli zuccheri, i coloranti e quant’altro. Non so proprio come si fa a viver bene senza sapere certe cose. Al banco dei surgelati poi … E in enoteca? Come gustare i vini?
Se mi interpellassero saprei guidare Renzi, Gentiloni, anche Salvini o Grillo (ma che siano anche loro dei tuttologi?) a risolvere tutti i problemi delle loro apparenti brillanti strategie politiche! Perchè le loro strategie sono apparenti? Ma perché la soluzione ce l’ho io, solo che loro non lo sanno e mi trascurano…. Ma il tuttologo ha un limite: il tuttologo non può contattare un altro tuttologo. È il suo limite. Praticamente avviene il fenomeno fisico di due particelle con la stessa carica elettrica: si respingono! Che discussioni, che scontri avvengono al mio bar, quando incominciamo a parlare io e quello che abita due condomini più in là, verso il centro, specialmente se siamo all’ora dell’aperitivo ed io sto gustando il mio solito “spruzzato” e lui invece il “bianchino liscio”. Ma per fortuna c’è il Giovanni, il barista, che è un vero maestro nel lubrificare tutti gli attriti ed allora vengon fuori veramente grandi idee, nonostante i contrasti alcolici.
Tornando alle strategie politiche: io saprei rimediare alle esuberanti esibizioni a cui deve ricorrere Grillo comparso in pubblico in una specie di “gommone rosso”. Saprei rimediare a quell’atteggiamento di saputello che ha sempre Renzi, che sottilmente lo rende un pò antipatico, anche quando ha la battuta enpatico – ironica per cui dice che tra Salvini ed il populismo c’è una situazione simile a quella tra Dracula ed un’emoteca. Ma anche Salvini lo guiderei con maestria nelle tentacolari vie della sua retorica, evitando che sputacchi saliva sulla videocamera quando pontifica con foga. Ed al tempo del governo Monti? Le pensioni io le potevo risolvere, io non quella Fornero là. E Di Maio? Con quella faccetta di primo della classe? E la sindaca di Roma andata sul tetto a parlare in modo che i muri del municipio non l’ascoltassero?
La tuttologia ha trionfato nella politica dei tempi della così detta prima Repubblica, quando i governi duravano pochissimo ed i ministri ruotavano con disinvoltura da un ministero all’altro. Un mese al ministero dell’agricoltura, un altro all’istruzione, poi alla sanità, poi alla giustizia, poi misteriosamente qualche mese senza niente e poi ancora richiamati a far fumare i loro cervelli a favore della patria …. o invece a favore di qualche lobby, come pensava la maggioranza degli italiani. Era inevitabile e invidiabile la grande carica di tuttologia che dovevano avere, ma stranamente noi non s’andava bene. Ma anche ora …ci sono certi tipi definiti amministratori delegati che brillantemente causano grosse perdite alle ditte che proprio loro dovrebbero guidare verso il successo e poi vengon mandati via con liquidazioni da capo giro. Quelli lì sì che sanno tutto! Per fortuna ci sono anche dei problemi che si risolvono misteriosamente da soli, come dimostrano certi istituti statistici che ti fan vedere i loro grafici che sembrano disegnare le vette delle nostre Alpi (che li copino da lì?) ma che poi l’andar in su o in giù delle righette mica lo giustificano … Ma noi restiamo incantati … o molto arrabbiati?
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