Mentre Donnarumma, arrivati tondi tondi i sei milioni desiderati, torna a baciare quasi con voluttà il rosso e il nero come se fossero gli unici due colori dell’arcobaleno, contemporaneamente smentendo l’ipotesi di un addio che prima nessuno aveva mai smentito, il resto dei movimenti di mercato continua a fornire più pensieri che fatti.
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Ancora più rilevante la cosa, fatte le dovute proporzioni, ai piedi del Sacro Monte dove il bianco-rosso di garanzie non ne sta ricevendo proprio.
Calcisticamente… parlando si sta attendendo che succeda qualcosa di positivo. Il tutto senza particolari pretese, ovviamente, purché qualcosa si consolidi e, soprattutto, a livello di società punto base perché possa prendere forma qualcosa anche a livello tecnico.
La situazione stenta a definirsi dopo qualche flusso tendente a fare sperare non è mancato qualche riflusso malignamente pronto a complicare le cose.
Risultato i conti non si possono fare e se, come si diceva, a grandi livelli si chiacchiera e basta qui non ci si può affidare neanche a quello
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Anche per il basket non è ancora tempo di far conto su ranghi definitivi ma qui la situazione societaria può permettersi di fornire più che valide credenziali. Ne deriva che anche l’aspetto tecnico avvalorato dal più che consolante risveglio dello scorso campionato consente già di fare qualche giudizio di buona calibratura.
Non manca qualche nome sul taccuino dell’allenatore e pare non precisamente di poco conto.
Ovvio che il resto verrà in un secondo momento quando si potranno sperimentare le novità anche durante le amichevoli di rito.
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Sarà un’Italia nuova quella che difenderà i colori azzurri ai mondiali di nuoto in quel di Budapest. Festa grande per gli ungheresi che, da tempo, aspettavano la loro designazione per simile evento la cui organizzazione finalmente, e per la prima volta, è toccata a loro.
Italia nuova molto impostata sui giovani fermo restando alcuni “liberi docenti” insostituibili.
Era necessario procedere in tal senso: gli ultimi risultati lo consigliavano nettamente.
Vadano come potranno andare le cose è venuto il momento di affidarci alle speranze.
Senza pretese.
Se, poi, arriveranno anche le conferme tanto meglio per il presente e, soprattutto, per l’avvenire.
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