Sarà anche un calcio mercato quello che imperversa in questi momenti, a 360 gradi. Ma si tratta più di chiacchiere da mercato che di calcio.
Viaggiano nomi come siluri nei confronti delle corrazzate che si erano dichiarate – sempre e solo dai media – già fortificate da nobilissimi ingaggi. Poi che il siluro perda la strada per una mira sbagliata non conta.
L’argomento si dà per chiuso o viene ripreso come nulla fosse accaduto e nessuno ne avesse parlato. Alla caccia mediatica non sfugge nessun nome che, ovviamente, non sia blasonato. Il resto sono briciole ma non più di tanto perché il talent scout microfonato o scrittore che ha già in mente la giovane speranza pronta a partire per lidi da alti voli non manca mai finendo, ovviamente, nel nulla senza ripensamenti e previsioni sbagliate.
Chiacchiere e pochissimo di concreto per anticipare gli antagonisti scritti o verbali.
Poi se del caso si scopre che Donnarumma dopo essere dato per sicuro innamorato della maglia rossonera e decisissimo a reindossarla su dichiarazione dell’interessato, è sembrato poter fare meno di continuare in rossonero. Poi la marcia indietro e la firma del sontuoso contratto per lui e per il fratello, anch’egli portiere (di riserva).
Eppure nelle chiacchiere non era proprio previsto.
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