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Ambiente

CERCANSI CONTADINI DI CITTÀ

ARTURO BORTOLUZZI - 30/06/2017

ortiHo recentemente letto su un quotidiano locale come vi sia stato un buon esito dell’iniziativa degli orti che alcuni privati hanno realizzato nei terreni comunali a Voltorre di Gavirate. Ho, pertanto, scritto al Sindaco per complimentarmi e per chiedere di trovare il modo di estendere una similare pratica anche al di fuori della proprietà comunale.

Resto convinto che una iniziativa siffatta possa avvicinare maggiormente la popolazione al Comune.

Ci sono circa 18 milioni di orti urbani in Italia. In tutta Italia i Comuni stanno cercando nuove aree da rinverdire e nuovi contadini. Di città.

Gli orti urbani sono piccoli appezzamenti di terra che il Comune destina a singoli cittadini o a piccoli gruppi, per coltivarli e farvi crescere frutta e verdura.

Ogni città italiana ha i suoi regolamenti, ma in generale la procedura è abbastanza facile: il bando per l’assegnazione degli appezzamenti viene spesso pubblicato online, si fa domanda e si ottengono i propri metri quadri di verde.

Una volta gli orti urbani venivano assegnati ad anziani pensionati ed erano ubicati in zone periferiche e poco servite. Il nuovo orientamento di oggi è invece di incoraggiarli dovunque e per tutte le fasce d’età, tendenza su cui si farà il punto alla fiera Vita in Campagna che ospiterà il convegno ”Gli orti comunali: un fenomeno sociale in continua espansione” presso il Centro Fiera del Garda a Montichiari.

Il fenomeno è davvero in espansione. Moltissimi Comuni e capoluoghi si sono mossi. Gli orti urbani di Modena nasceranno alla Madonnina, un’area di 12mila metri quadrati nella zona del cimitero di San Cataldo, che diventerà un vero e proprio orto urbano da affidare a privati. Gallarate ha pubblicato il bando per l’assegnazione online, possono far richiesta i residenti maggiorenni che non godono di altro terreno coltivabile nel Comune. A Genova la Consulta del Verde ha deciso di agevolare la fascia dai 26 ai 30 anni, fino a oggi quella più penalizzata, che ora vede la terra come una nuova risorsa per attivare a fine mese. Ad Alba hanno pubblicato il bando per la concessione di 51 orti urbani con l’obiettivo di valorizzare alcuni spazi verdi della città coinvolgendo famiglie, giovani, anziani. A Potenza i cittadini scendono in campo con il progetto OrtInCittà che porta l’agricoltura in tutta la zona urbana e i futuri responsabili degli orti urbani della città di Potenza sono già stati formati per imparare a pianificare, preparare e lavorare l’orto.

A Napoli hanno pensato agli orti urbani per il recupero dei tossicodipendenti: siglato il protocollo del regolamento per l’affidamento e la gestione degli orti urbani è stato recentemente approvato dal Consiglio comunale di Napoli. A Cagliari si comincia ora, si parte con la sperimentazione a Pirri. La location scelta é il giardino intorno alla ex scuola media di via Zucca. A Sassari ci saranno sette orti urbani in mezzo ai palazzoni: per ora sono piccoli spazi verdi, anonimi, dove nel migliore dei casi viene fatto giusto lo sfalcio dell’erba un paio di volte l’anno, ma presto verranno messi a disposizione di anziani, disoccupati, scuole e associazioni per coltivare appunto ortaggi, fiori e piccoli alberi da frutto. A Roma è stata avviata una raccolta fondi per la creazione di orti urbani sull’isola siciliana di Lampedusa, unendo la vocazione agricola con un’occasione di integrazione.

Il Comune di Varese cosa fa in proposito?

L’ho scritto recentemente: “Il Comune (chiaramente mantenendo invariati i suoi diritti) faccia in modo che i cittadini possano sentirsi come i proprietari dei terreni pubblici così da poter essere loro custodi e controllori”. Aumenti anche le occasioni in cui questi possano trovarsi e condividere le esperienze vissute

Ora come ora il Comune di Varese mette a disposizione dei cittadini residenti in città alcune aree da adibire ad orti urbani con due diverse modalità.
Iniziativa Orto Anch’io
Rivolta a cittadini residenti in città che abbiano compiuto 60 anni, che siano titolari di pensione e che non siano proprietari di terreni nel Comune. La concessione viene rilasciata, come stabilito dal Regolamento per la Tutela, la Conservazione e lo Sviluppo dei Parchi, Giardini e Aree verdi del Comune di Varese approvato con deliberazione del Consiglio Comunale numero 53 del 23 ottobre 2012, con canone di 50 € annui a titolo di concorso spese di ammortamento, comprensivi di acqua. Il terreno viene assegnato in base alla vicinanza rispetto alla residenza. 

Iniziativa Orto Mio
Possono presentare richiesta di assegnazione i cittadini non titolari di pensione quali disoccupati, studenti, casalinghe etc., comunque residenti nel Comune di Varese, che non siano proprietari di terreni nel territorio del Comune di Varese e abbiano un reddito ISEE inferiore ad € 20.000,00.
Faccio comunque menzione dell’iniziativa realizzata dalla Associazione Italia Nostra con il Comune di Varese entro il Parco del Castello di Masnago all’interno del quale la Dottoressa Borio del Consiglio di Amici della Terra Varese ha realizzato 1 orto urbano presentato al pubblico l’anno scorso 2 anni fa. Questo si inserisce in “Orti Urbani” che è un progetto nazionale di Italia Nostra. Questo si rivolge a tutti coloro che, privati o enti pubblici, possedendo delle aree verdi le vogliano destinare all’ “arte del coltivare” nel rispetto della memoria storica dei luoghi e delle regole “etiche” stabilite da Italia Nostra in accordo con l’ANCI (Associazione dei comuni di Italia) con il quale è stato sottoscritto un protocollo d’intesa e al quale hanno poi aderito Coldiretti e la Fondazione di Campagna Amica. In sostanza, pur nelle differenti caratterizzazioni geomorfologiche dei luoghi, si tende a definire una modalità comune in tutta Italia (partendo dalle linee guida elaborate dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia) di come “impiantare” o conservare un “orto”, che va inteso nel senso di parco “culturale”, teso a recuperare specie in via di estinzione ma anche a coltivare prodotti di uso comune con metodologie scientifiche. Prodotti che potrebbero poi essere anche venduti dagli interessati a prezzi economici nella logica di accorciare la filiera dal produttore al consumatore.

 

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