Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Ambiente

PARCHI DA ADOTTARE

ARTURO BORTOLUZZI - 23/06/2017

Nel parco di via della Guaralda

Nel parco di via della Guaralda

Parchi “adottati” dai cittadini. Rilancio qui una proposta che avevo fatto più di un anno fa, ma evidentemente senza trovare l’interesse dell’assessore deputato. Varese dispone oltre che di ville e parchi privati di travolgente fascino, anche di aree verdi e di mirabile bellezza anche di proprietà comunale. Queste possono essere valorizzate solo se vissute dalla popolazione che abita le case a esse limitrofe: gli amministratori devono, insomma, fare in modo che le aree a parco vengano vissute dai cittadini, sorvegliate e valorizzate.

Mi riferisco, in particolare, al nuovo parco (un maxi-parco) di oltre quattro ettari tra Giubiano, Biumo Inferiore e Belforte, che è raggiungibile da via della Guaralda. Una grande area aperta ai varesini che il Comune ha acquisito a lotti, nel corso degli anni, soprattutto negli anni ’70, come compensazione dei palazzi che venivano costruiti in città da privati. L’utilizzo è sempre stato agricolo-campestre: raccolta fieno, ingressi per camminate o per fare jogging. Ora si è proceduto a fare il salto di qualità: il parco è stato attrezzato con giochi, panchine e illuminazione; sono stati preservati gli alberi e inoltre ne verranno aggiunti duecento, tra cui gelsi, carpini e altri, realizzando così un percorso per camminate all’ombra delle piante. I lavori sono stati affidati a un’impresa siciliana, vincitrice dell’appalto. Il parco multifunzioni (rurale, divertimento e jogging) è stato inaugurato in primavera.

Ho chiesto all’assessore di fare qualcosa di più che costruire aree a parco ben fruite dalla popolazione (che non è certo un’operazione scontata, anzi). È ottimale ragionare in questo senso, ma facciamo inoltre una capillare attività promozionale per cercare di promuovere nella popolazione anche comportamenti attivi, volti alla collaborazione tra cittadini e ad una gestione attiva dello spazio verde e delle abitazioni prossime ai parchi; perché ogni sfruttamento di energia avvenga con il più alto risparmio possibile. Mi spiego.

Guardando alla sharing economy, il Comune di Varese avrebbe l’opportunità di valorizzare e creare le condizioni affinché le iniziative e le spinte che partono dai cittadini e dalle imprese diventino opportunità di crescita per la città; di fare dunque un passo in avanti verso una nuova concezione di rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini, basato sulla collaborazione, che preveda processi innovativi aperti che comprendano anche fasi di consultazione con soggetti privati.

La cooperazione – grazie alla forte tradizione mutualistico-cooperativa dell’Italia – ha un ruolo centrale nel facilitare l’incontro tra persone, interpretare bisogni e generare servizi utili allo sviluppo della green economy. L’economia collaborativa ha le sue radici nella cooperazione che al proprio interno ha già sviluppato forme associative in grado di accompagnare e sostenere le iniziative che partono dal basso che in questi anni si stanno sviluppando.

Il Comune regalando alla collettività un meraviglioso spazio verde, potrebbe: promuovere comportamenti idonei ad aumentare la consapevolezza dei cittadini sui vantaggi ambientali ed economici derivanti dalla razionalizzazione dei consumi; sviluppare e testare strumenti per aiutare le famiglie a valutare e ridurre i propri consumi e sperimentare azioni di risparmio collaborative tra cittadini (che vivono insieme o che condividono spazi e interessi); conseguire una effettiva riduzione dei consumi nelle abitazioni e negli edifici; sostenere l’adozione di piccole tecnologie e soluzioni smart in grado di favorire il risparmio delle risorse (acqua, energia, rifiuti); valorizzare le tecnologie innovative per supportare lo sviluppo della green economy a livello locale; promuovere aggiornamenti delle politiche pubbliche ambientali a sostegno delle famiglie e della green economy.

Ci vuole un impegno maggiore rispetto a quello solitamente mostrato da parte degli amministratori e dei tecnici comunali. Lo chiedo ancora.

Come poter incontrare imprenditori interessati e trovare adeguate relazioni fonti di finanziamento? È al via la seconda edizione del Premio Cresco organizzato da Fondazione Sodalitas e Anci per valorizzare le iniziative dei Comuni italiani più efficaci nel promuovere in modo diffuso lo sviluppo sostenibile dei territori.

Gli enti potranno candidare progetti, già realizzati o in fase avanzata di realizzazione, riguardanti, ad esempio, tematiche come l’accoglienza e l’inclusione sociale, l’economia circolare e la sharing economy, l’efficienza energetica e la gestione sostenibile dei rifiuti, la mobilità sostenibile, la prevenzione e tutela sanitaria, la riduzione degli sprechi alimentari o il welfare territoriale.

Gli enti avranno, inoltre, la possibilità di dare visibilità ai propri progetti attraverso il portale Agenda Urbana, la piattaforma nazionale promossa e realizzata da Anci che raccoglie le esperienze progettuali innovative implementate dalle città italiane.

Un altro aspetto importante del Premio è il coinvolgimento delle imprese, portatrici di specializzazioni e competenze che possono aiutare ciascuna amministrazione a sviluppare particolari iniziative e a migliorare così la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Le imprese coinvolte, che presentano propri premi, sono ABB (premio «Il comune più digitale»), Bureau Veritas Italia (premio «Gestione sostenibile della comunità»), Confida (premio «Vending sostenibile»), Enel (premio «La resilienza per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio»), KPMG (premio «Istruzione di qualità»), Italiana Costruzioni (premio «Restauro sostenibile»), Mapei (premio «Sistemi di protezione e decorazione nei progetti di riqualificazione energetica degli edifici scolastici»), Mitsubishi Electric (premio «Coabitazione sostenibile»), MM (premio «Smart water solution»), Pirelli (premio «Mobilità sostenibile»), Sirti (premio «Sistemi e servizi IoT nelle smart cities»), Sodexo (premio «Alimentazione sostenibile e riduzione dello spreco»).

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login