Tutti (tutti, RMFonline compresa), dopo le amministrative di domenica scorsa, hanno parlato di una “chiara sconfitta dei 5 Stelle”.
Così appare, ove ci si soffermi agli esiti quanto ai ballottaggi nelle città di maggior peso.
Così non è, assolutamente, ove si guardi, come doveroso, ai risultati quanto ai consiglieri comunali conquistati.
In moltissime realtà, i ‘grillini’, prima del tutto assenti o pochissimo rappresentati, sono da domenica significativamente presenti.
Il processo di avvicinamento al governo è in corso, ovviamente facilitato oltre modo dalla insipienza dei partiti tradizionali.
Certo, non è proponendo per la guida del Paese un Di Maio (pupattolo impomatato e parolaio) o un Di Battista (un Saint-Just in sedicesimo ma comunque pericoloso) e un personale politico formato da dilettanti che i 5 Stelle possono essere seriamente considerati i salvatori della patria.
Ma se i loro avversari sono i Renzi e i Salvini, possono perfino (drammaticamente per noi, comunque nel dramma già da lungo tempo costretti) vincere.
Mauro della Porta Raffo
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