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Opinioni

LA REALIZZABILE UTOPIA VARESINA

ANDREA CIVATI - 16/06/2017

civatiItalo Calvino raccontava le nostre realtà urbane parlando di “frammenti di città felici che continuamente prendono forma e svaniscono, nascoste nelle città infelici”.
Mi piace ricordare questa frase per sintetizzare il senso della sfida che quasi 10 mesi fa la giunta di Davide Galimberti ha voluto raccogliere presentando il progetto di riqualificazione della zona Stazioni, un’area di quasi 50mila metri quadri da decenni marginalizzata e ridotta, nonostante la sua centralità, a periferia.
Con il Progetto Stazioni abbiamo voluto stabilizzare i tanti “frammenti di città felici” presenti a Varese, concretizzare le enormi potenzialità della nostra città partendo da una delle sue aree più difficili.
Il disegno di recupero è essenziale e concreto: moltiplicazione delle superfici pedonali con la piantumazione di 1000 nuovi alberi, modernizzazione del biglietto da visita della città in grado di accogliere i milioni di passeggeri dell’Arcisate-Stabio, attenzione alle criticità sociali con la creazione di un ambiente urbano sicuro e accessibile per tutti.
Il progetto che fra poche settimane verrà finanziato dal Governo nell’ambito del Bando Periferie è molto diverso da quanto previsto in passato. Sono state abbandonate le visioni ipertrofiche degli ultimi anni per preferire un’“utopia realizzabile”: interventi concreti e fattibili che rappresentano la Varese di domani.
E quindi abbiamo inserito in quell’area un nuovo parco urbano all’altezza della “città giardino”, una innovativa stazione degli autobus dove attendere comodamente tutti gli autobus extraurbani, un centro anziani dove vengano svolte anche visite specialistiche, una grande piazza coperta capace di ospitare un mercato alimentare, concerti e manifestazioni.
La realizzazione di queste opere che avrà inizio fra circa un anno innescherà un circolo virtuoso di riqualificazione in tutta l’area circostante, da via Carcano fino a via Medaglie d’Oro, costruendo una nuova centralità urbana, moderna e vitale, capace di ospitare anche micro-imprese, start up e spazi di co-working.
I primi frutti di questa azione sono già visibili. Infatti, sulla scorta del Progetto Stazioni il Gruppo Ferrovie dello Stato ha annunciato interventi per 10 milioni di euro finalizzati a ristrutturare completamente l’edificio ferroviario e le banchine in modo da realizzare una stazione in linea con gli standard europei.
La riqualificazione presentata alla città pochi giorni fa affronta anche il tema della sicurezza in modo contemporaneo. Siamo consapevoli che la percezione di sicurezza si ottiene non solo con telecamere e presidi di polizia, ma occorre uno sforzo in più: spazi pubblici accoglienti adatti a tutti, dai bambini fino agli anziani, dagli studenti fino alle mamme, dai pendolari fino alle persone disabili.
Insomma, il Progetto Stazioni persegue un modello di sicurezza dove il decoro e la riqualificazione sono le premesse indispensabili per rendere la città sicura.
Difficile rendere in poche righe un progetto che cambierà il volto di Varese.
Al di là delle opere materiali che lo formeranno, immagino questi spazi come luoghi dove i cittadini percepiscano il senso di appartenenza alla loro città grazie alla valorizzazione delle sue caratteristiche migliori: ambiente, paesaggio e vivibilità.

Andrea Civati, assessore del Comune di Varese a pianificazione territoriale, programmazione e realizzazione opere pubbliche

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