Ci risiamo. Di nuovo nel mirino di vandali e cialtroni a vario titolo i Giardini Estensi. Questa volta sul versante ordinato e civile delle serre, quelle poste alle spalle dell’assessorato alla Tutela ambientale di via Copelli, dove si allevano piantine ed essenze da piantare poi in varie zone della città. Esattamente quindici mesi fa, a metà marzo, altri vandali a vario titolo (o forse gli stessi) avevano infestato la pineta con bivacchi notturni e festini ad elevato tasso alcolico, imbrattato panchine, disseminato rifiuti. Anche se in scadenza – poi risultata effettiva – sedeva a Palazzo ancora la giunta Fontana che, secondo copione, manifestò sdegno promettendo controlli a tappeto ed esemplare attività repressiva. Che evidentemente sono mancati, sia nello scorcio finale dell’ era leghista sia nel successivo anno tutto appannaggio del centrosinistra.
Ora il neo assessore Dino De Simone (lista Concittadino) dopo aver espresso anche lui lo sdegno di rito promette provvedimenti: 1, chiedendo maggiori controlli alla Polizia locale 2, annunciando l’imminente discesa in campo di una trentina di Guardie ecologiche volontarie in più rispetto a quelle attualmente disponibili. Se attuati sarebbero provvedimenti senz’altro utili, ma di sicuri inidonei a scongiurare l’uso notturno improprio dello splendido scrigno verde di Varese. Infatti il vero nodo è l’apertura notturna del grande parco.
Da anni soltanto gli ingressi di via Sacco, cioè quelli connessi a Palazzo Estense, la sera vengono chiusi, ma potrebbero tranquillamente restare aperti visto che altri facili varchi sono utilizzabili da quando si decise di lasciare aperto il parcheggio di via Verdi quale struttura di servizio alla Varese notturna che invece se ne infischia e seguita a sostare per ogni dove, per lo più impunita. Tranne quando qualche manifestazione si svolge nelle immediate adiacenze dello stesso Park.
È quindi evidente che nel parcheggio si entra e si esce indisturbati fino alle 24 sfruttando anche il mancato ripristino (perché?) della colonna di sinistra del cancello del piccolo parking, riservato alle auto bianche del Comune, abbattuta anni fa da uno spazzaneve. Poi senza problemi si può continuare ad entrare dal cancelletto di via Verdi aperto tutta la notte. Non serve proprio darsi la pena di scavalcare il muro di cinta di via Sant’Antonio o del piazzale parcheggio di via San Francesco.
A nostro modesto avviso per porre quanto meno un freno reale agli incursori notturni servirebbe una soluzione ponte grazie a due misure concrete: la prima implica il potenziamento dell’illuminazione lungo il perimetro dei giardini e, dove necessario, l’innalzamento dei muri e delle recinzioni esistenti. La seconda implica la costruzione di una recinzione “leggera” molto ben illuminata, che abbracci tutto il perimetro dell’attuale parking Avt – compreso il dehors del bar davanti alla ex palazzina della cultura. Una volta attuati questi provvedimenti i Giardini Estensi potrebbero tornare all’antico con la chiusura totale alle 18 nel periodo invernale, alle 20 in primavera – autunno e alle 22 d’estate. Come accade del resto in tante altre città italiane ed estere. È chiaro che quest’ultimo intervento – quello sicuramente più costoso – non sarebbe necessario se l’area di sosta, istituita trent’anni fa per ovviare all’endemica fame cittadina di parcheggi, venisse in tempi brevi cancellata e adibita come un tempo a libero spazio di gioco per i ragazzini del centro cittadino.
È nei programmi della Giunta Galimberti su proposta di Varese 2.0, ma crediamo che diverrà operativa solo con l’entrata in funzione del multipiano di via Sempione, l’araba fenice dei parcheggi cittadini, di cui ancora non si conosce la data d’inizio lavori, figuriamoci quella della fine. Nell’attesa confidare in controlli saltuari e nel ravvedimento dei vandali è solo utopia.
You must be logged in to post a comment Login