“Con questa operazione che stai facendo con Mauro Gregori hai perso la faccia”. Va bene, è solo la faccia, dalla cintola in giù nulla è compromesso… Quale sia poi questa operazione lo sanno tutti salvo i protagonisti, parrebbe. Si è parlato di governo ombra cittadino, a Varese; di piano per portare pezzi di opposizione in maggioranza; di operazione per mutare la maggioranza.
Forse a chi sta cercando di dare una mano a Mauro Gregori, uscito dalla Lista Galimberti per formare un gruppo di cui è il solo elemento, interessa capire come si sia arrivati in così pochi mesi prima alle dimissioni di Andrea Bortoluzzi e poi all’uscita di Gregori dalla Lista del Sindaco dove altri son arrivati a minacciare l’abbandono. Davide Galimberti si è ritrovato con elementi eletti nella sua lista che evidentemente non erano di suo primario gradimento. Ha messo capilista due distinte signore della buona borghesia, che conoscono le buone maniere, e si è ritrovato due battitori liberi con passato in area socialista e radicale, piuttosto battaglieri e incontenibili che mai si sarebbero prestati ad un ruolo di “peones” del tipo “tutto va ben madama la marchesa”, limitandosi ad alzare la manina in Consiglio comunale.
Le liste civiche fanno tutte la stessa triste fine: non si riesce a fare gruppo perché le sensibilità politiche sono diverse e organizzare una rete efficiente è spesso un problema. Allora? Calma e gesso. Punto primo: Mauro Gregori è nella maggioranza e ci resta. Punto secondo, non arriva più nessuno a fargli compagnia. Punto terzo: non potendo da solo partecipare a tutte le commissioni comunali, ha cercato aiuto anche tra i compagni di vecchie ”battaglie felici“ in un momento politico di grandi fermenti. Amici e compagni finiti tutti nella Lista Verde all’inizio degli anni 90. Arturo Bortoluzzi, che è stato eletto allora e che resse l’Assessorato alla Cultura, presidente degli Amici della Terra e come allora battagliero ed indomito. Mario Chiodetti, allora presidente della LIPU, Lega italiana protezione uccelli, che nel frattempo ha fatto mille cose e tutte in modo eccellente. Entrambi per carattere liberi ed indipendenti. Chi scrive, poi, che con altri radicali (Giorgio di Fede del WWF, Marcello Barillaro, Nini Bossi…) fu il promotere di quella Lista Verde di allora. Poi ci sono i giovani e meno giovani. Il gruppo di Varese Città Ideale, così ha voluto chiamarlo Gregori, spero sia un valore aggiunto alla maggioranza. Si stanno aggregando nuovi elementi con passato politico, limpido. Questi son i fatti. E tanti auguri a tutti.
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