Aggrappata, fin che si vuole, alle unghie di Caja per non precipitare la Opm ha evitato lo schianto. Più in là non è andata e già non è stato facile arrivare a un risultato che fino a poco tempo prima sembrava impossibile con tanto di tremar di vene e polsi di ormai scoloriti tifosi.
Del perché, poi, a suo tempo Caja che a Varese era più che valorizzato non sia stato allora confermato ci si è già posti la domanda arrivando a un’unica risposta senza, peraltro, sicurezze ma fondata sul tintinnio dei quattrini. Un ostacolo non facile da superare in determinati frangenti.
Soprattutto si sarà pensato al tradizionale assioma del “morto un papa se ne fa un altro” completamente fallito nel risultato.
E ora, però, visto il rischio sarà bene fare le cose nella maniera più giusta possibile anche perché è pur sempre necessario valutare il non indifferente peso di una morte di un pontefice.
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Tutto è bene quel che “quasi” finisce bene. Che le vicende societarie del Varese Calcio a tratti colpite da turbolenze, potessero avere influito anche sulla squadra ma non tanto da giustificare i risultati negativi in campo, lo si era detto.
E il riscontro non ha tardato a far sentire i suoi effetti visto che – sia pure senza scalpori ma con efficace concretezza- la squadra ha ritrovato il suo cammino arrivando se non alla promozione diretta ai play off. Certo che in un primo momento il passaggio diretto poteva considerarsi possibile ma nello sport alti e bassi possono sempre capitare a meno che si guardi a quel bianconero juventino che, però, costituisce una sicura eccezione ad ogni regola.
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E dai problemi risolti con difficoltà a quelli a pieni voti.
Per cominciare – o meglio ribadire – come continui la splendida avventura della Canottieri Varese impegnata, ora, anche allo sviluppo ed alla crescita, nel settore, di giovanissimi all’altezza di ottenere splendide affermazioni, in ogni partecipazione.
Questo sia detto senza nulla togliere a quelli di Gavirate il cui merito è sempre di ottimo livello.
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E per finire una quasi monotona ripetizione negli anni.
Il riferimento è a quelli di Via San Francesco d’Assisi che anche in questi tempi continuano la loro marcia di allevamento e perfezionamento di giovani e giovanissimi impegnati su tutti i fronti a raccogliere frutti della loro eccellente preparazione affermandosi in tutti i tornei di loro partecipazione. Una storia che meravigliosamente va continuando e non subisce – negli anni – la minima flessione.
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