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Cultura

MAESTRO DEL LIBERTY

OVIDIO CAZZOLA - 26/05/2017

giuseppe-sommarugaCent’anni fa, il 27 marzo 1917 moriva Giuseppe Sommaruga, il grande architetto che ha offerto la più notevole testimonianza della sua opera nella nostra città.

Era nato a Milano mezzo secolo prima, nel 1867, in una famiglia di tradizioni artigiane. Frequenta l’Accademia di Brera, allievo di Camillo Boito, importante architetto milanese che opera con una visione colta e rispettosa della nostra storia alla quale i suoi progetti fanno riferimento.

Giuseppe Sommaruga si allontana presto da questa visione. Cresce professionalmente nello studio di Luigi Broggi con il quale vince il concorso per il palazzo del Parlamento a Roma. Già a venticinque anni, nel 1892, è attivo il suo studio professionale.

I suoi riferimenti sono attenti alla vicenda Liberty, ma si svilupperanno con particolare attenzione verso le tendenze degli architetti viennesi della sua epoca, partecipanti a quella esperienza d’arte della ‘secessione’, e a Otto Wagner in particolare.

A trentacinque anni, nel 1902, acquista grande notorietà a Milano con la realizzazione del palazzo per l’imprenditore ingegner Castiglioni in corso Venezia, che solleva reazioni scandalizzate per la presenza ai lati del portone di ingresso di due figure femminili discinte, immediatamente rimosse dopo pochi giorni.

Altri imprenditori, come Castiglioni, lo incaricano di vari progetti, ville, monumenti cimiteriali.

Varese ha avuto la fortuna di vedere realizzati i suoi progetti sul Campo dei Fiori e sul colle Campigli.

 Nel 1862 con la costruzione del tratto ferroviario Gallarate-Varese la nostra città diventa luogo desiderato in particolare dalla borghesia alto-milanese che in poco più di un’ora la può raggiungere. Numerose le nuove edificazioni di ville. Il solo Comune di Sant’Ambrogio rilascia, negli ultimi decenni dell’Ottocento, circa duecento permessi edilizi al riguardo.

Tre imprenditori, Limido, Garoni, Biroldi acquistano villa Recalcati dagli eredi Morosini e aprono l’Hotel Excelsior dotato di ippodromo. Vi soggiorneranno la regina Margherita, l’americano governatore Grant, due imperatori di Germania, personaggi celebri come D’Annunzio e la Duse.

Nell’ultimo decennio del secolo inizia la realizzazione del sistema tramviario varesino, di fatto propaggine del sistema ferroviario. La società S.V.I.E, Società Varesina Imprese Elettriche, è presieduta da Tito Molina, presidente anche della Banca di Varese.

 Le prospettive di attrazione turistico-alberghiera sono diventate tali da suggerire un grandioso progetto alla Società Grandi alberghi di Milano della quale diventa presidente Tito Molina.

Alla Grandi Alberghi partecipavano la società Ferroviaria Mediterranea, altre banche di Varese, Gallarate, Busto, Legnano. Godeva dell’appoggio degli onorevoli Lucchini e Carlo Dell’Acqua e della società Italiana per Viaggi e Trasporti.

La socoetà Grandi Alberghi affronta un’operazione ambiziosissima e coinvolge il progettista più noto dell’epoca.

L’architetto Sommaruga, apre uno studio di progettazione in città con l’ingegner Giulio Macchi vicesindaco di Varese.

Il 20 marzo 1907 si afferma che “…scopo della Società Grandi Alberghi è quello d’acquistare, costruire ed esercire alberghi nella regione Varesina e dare compimento a tutte quelle opere affinchè si ritenessero necessarie per meglio conseguire lo scopo… Sono previsti due Grandi Alberghi sul monte Tre Croci ai quali si potrà comodamente accedere mediante funicolari e tramvie dipartentesi dalla prima Cappella per toccare anche il Sacro Monte, la costruzione di un altro Albergo sul Colle Campigli al lato del Kursaal. Ora pressochè ultimato…”

Il sindaco di Santa Maria del Monte, Alfonso Bregonzio, il 28 ottobre 1906 aveva scritto al dottor Molina: “È venuto a conoscenza di questa Amministrazione che V.S.I., in unione con altre volonterose persone, sta provvedendo alle pratiche necessarie per il raggiungimento dei seguenti tre scopi:

1° – creazione di comunicazioni tramviarie fra la 1a Cappella ed il Sacro Monte…

2° – dotazione del paese, della zona montuosa di questo Comune e dei monti finitimi di una conduttura d’acqua potabile in servizio pubblico e privato

3° – creazione nella zona anzidetta di importanti alberghi e sviluppo edilizio della zona medesima.

“E poiché tali lodevolissime iniziative sono strettamente connesse con l’incremento del paese, quest’Amministrazione sente il dovere di porgere un plauso entusiastico a Lei e al Comitato e augurarLe un esito felice, assicurando fin d’ora di agevolarla nel miglior modo per quanto le tornerà possibile per il completo successo della bella impresa.”

 Positivo è anche il parere del Comune di Velate pure interessato dal nuovo insediamento.

L’ architetto Sommaruga nella sua istanza di concessione del 1910 al Comune di Santa Maria sottolinea “…quanta cura si abbia avuto nello studiare edifici che in luogo di rompere l’armonia del paesaggio, si uniformeranno invece ad esso, segnando cioè con la loro conformazione quella dettata dall’andamento naturale della montagna…”

L’ambizioso programma viene subito avviato. Il progetto di Giuseppe Sommaruga e dell’ingegner Giulio Macchi viene posto in cantiere nel 1910 con le imprese varesine Piccoli e De Grandi che realizzeranno l’Hotel, il vicino ristorante, la stazione di arrivo della funicolare.

 In queste opere particolarmente appare la forza della concezione architettonica di Sommaruga che va decisamente oltre la ‘fioritura’ Liberty delle ville di cui si stava arricchendo il territorio varesino. La struttura audace e libera è contemporaneamente immagine ‘decorativa’ di bellezza che prefigura gli sviluppi in atto della ricerca progettuale.

Il 20 giugno 1912 “…Una piccola selezionatissima folla sale da Varese al Grande Albergo Campo dei Fiori ormai ultimato.. Il pranzo si svolge nella magnifica sala ristorante in vista della pianura lombarda… Il compiacimento generale va anzitutto ai progettisti architetto Giuseppe Sommaruga e ingegner Giulio Macchi, all’impresa Piccoli… L’avv.Ermanno Jarach presidente della soc. Milanese Alberghi che ha assunto la gestione dell’albergo porge un vibrato saluto a chi fu l’ideatore e il sostenitore di questa impresa, al dott. Tito Molina, del quale mette in rilievo le molte benemerenze…”.

La Belle Epoque stava per finire tragicamente, con le sue illusioni, le sue speranze… In una Europa dove si andavano sempre più affermando fratellanze civili.

Incredibili ambizioni di potenza politica e militare scateneranno un conflitto che provocherà milioni di morti, lutti, pianto, distruzione.

Anche a Varese tutto cambia. Con la crisi economica del dopoguerra il programma della ‘Grandi Alberghi’ si riduce decisamente. I regimi autoritari in Germania e in Italia impongono tragiche prospettive civili e nuova guerra.

 Il bombardamento aereo del 30 aprile 1944 distrugge il Kursaal e il teatro sul colle Campigli. Alla fine della guerra saranno totalmente demoliti.

Una storia ammirata si interrompe. Il secondo dopoguerra non crea nuove prospettive per un turismo sperato.

A Varese nel 1953 il Comune decide di non sostenere più il servizio tramviario e di funicolare che viene soppresso. L’Hotel Campo dei Fiori cessa pochi anni dopo la sua attività. Rimane ancora per pochi anni attivo il prezioso Ristorante adiacente all’arrivo di una funicolare perduta. Il Ristorante, oggi, sta crollando. La stazione di arrivo della funicolare ha penosamente perso la sua elegante protezione…

Prosegue l’attività del Palace Hotel ma, sulla montagna, tutto si affaccia immobile alla nostra vista. Il nostro ricordo ammirato chiede rinnovata, concreta consapevolezza del lascito della nostra storia e la difesa necessaria da assicurare alla sua bellezza.

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A Varese (dal 28 maggio al 31 luglio) e Milano (dal 22 giugno al 25 luglio) Italia Liberty propone un percorso di scoperta e riscoperta delle opere architettoniche e artistiche del Sommaruga, curato da Vittorio Sgarbi e Andrea Speziali (www.mostrasommaruga.it).
VARESE 28 maggio – 31 luglio
Grand Hotel Campo dei Fiori
Sabato e Domenica: 10 – 12 e 14 – 18:00 con visite a cura dei ciceroni FAI giovani
Archivio di Stato
Dal Lunedì al Venerdì: 9 – 16
Per visite extra in entrambi i luoghi contattare in anticipo:
info@italialiberty.it
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MILANO 22 giugno – 25 luglio.
Palazzo Lombardia
Dal Lunedì al venerdì: 13 – 19
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Catalogo: A. Speziali, ‘‘Giuseppe Sommaruga (1867-1917). Un protagonista del Liberty’’ (Cartacanta editore).
 
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