Politica

MARINE SPIAGGIATA

MASSIMO LODI - 07/05/2017

Marine spiaggiata: quando si dice che il destino sta nel nome. Frontale devastante, lepenismo adieu. Non c’è overdose d’immigrati, disgregazione sociale, azione terroristica capace di spezzare la schiena dritta/democratica della République. Macron vince la scommessa di un anno fa: partito antipartitico, trasversalità destra-sinistra, europeismo forte e chiaro, globalità e spirito patriottico che si tengono. Eccome si tengono.

Il riformista non populista dichiara d’essere dalla coraggiosa parte della speranza, e gli riesce di battere i cupi fiancheggiatori della paura. La spettacolare camminata d’insediamento davanti alla piramide del Louvre, al suono dell’Inno alla gioia di Beethoven, è un messaggio rumoroso, dopo quelli venuti da Austria e Olanda. Anche in Francia il trumpismo non attacca, gli americani si tengano le loro derive/chiusure. E gl’inglesi prendano nota: nessuna Frexit seguirà alla Brexit. Pur se il nuovo presidente dovrà governare un Paese dove tira aria d’infiammata protesta, come sottolineano milioni d’astensionisti oltre che milioni d’estremisti.

Tra un po’ toccherà ai tedeschi confermare la tendenza, poi agl’italiani. Da loro pronostico favorevole a un replay di En Marche sotto le mentite spoglie della Merkel o di Schulz, l’una vale l’altro. Da noi, incertissimo. Renzi aveva anticipato Macron in idee/programmi, il no (lo sciagurato no) al referendum l’obbliga al posticipo. Lo si giocherà alle prossime elezioni, che prima arrivano e meglio è. Due gli avversari: 1) l’intramontabile Silvio, ai cui piedi il Salvini delepenizzato s’accuccerà con la coda tra le gambe; 2) il Grillo parlante per mezzo dei vari Di Maio e Di Battista, Di Tutto e Di Più. Non una sfida tra fuoriclasse, ma questo e solo questo passano le nostrane conventicole.