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Attualità

CAMELIE, EXPO EUROPEA

BARBARA MAJORINO - 31/03/2017

parcoA Locarno alla fine di marzo si celebra la festa delle camelie. Ma è possibile prolungare l’evento per tutto aprile, grazie al suo parco botanico, detto appunto Parco delle Camelie. La camelia (più raro camellia) è pianta originaria delle zone tropicali asiatiche. Il nome, scelto da Linneo, deriva dal nome latinizzato del missionario gesuita Georg Joseph Kamel (1661-1706), farmacista e botanico, che per primo importò la pianta dal Giappone. In Italia è assai diffusa nella zona dei laghi prealpini lombardi e piemontesi.

È celebre la collezione di Villa Taranto sul Lago Maggiore della sponda piemontese. Le foglie sono semplici alterne, di colore verde più o meno scuro a seconda della specie, lucide e coriacee, di forma ellittica, lanceolata o oblungo-lanceolata. Ne conosciamo numerose varietà: a corolla semplice con vistosi stami gialli, o doppia, tripla, multipla corolla, con numerosi giri concentrici di petali di un candido bianco, rosate o rosso, rosso-arancio o screziate. Sono prive di profumo, ma dalla corolla incantevole, tant’è vero che viene anche definita “rosa del Giappone”.

Ve ne sono delle varietà talmente delicate da ricordare fragili origami di carta finissima. Pianta arbustiva, può essere coltivata ad albero e raggiungere ragguardevoli dimensioni molto adatte a ornare i più sontuosi parchi dei nostri laghi.

Parlavamo del Lago Maggiore o Verbano perché è qui che esiste la torba e un terreno acidofilo del tutto favorevole alla sua coltivazione, così come alla coltivazione di azalee e rododendri davvero rigogliosi.

Locarno e Ascona che sorgono sul ramo svizzero del nostro lago, sono un tripudio di colori in questi mesi. La festa delle camelie a Locarno è la più importante rassegna europea del genere, seconda solo alle iniziative promosse in Giappone, terra natia di questo meraviglioso fiore. Si tratta di una mostra scientifica allestita al Castello Visconteo, con oltre 300 varietà splendidamente esposte da Maestri giardinieri esperti, per mettere in luce una pianta che rappresenta una vera ricchezza del patrimonio botanico.

Il programma prevede anche numerosi appuntamenti collaterali, momenti culturali, un mercato di fiori e libri. È bello visitare il castello visconteo di Locarno allietati dai liuti di un menestrello che suona musica medievale per i visitatori, mentre nei portici, sulle grate delle bifore, tra i merli del castello, tra le corti, è ovunque una pioggia di composizioni di questo fiore: camelie con gelsomini, camelie con ranuncoli, camelie con non-ti-scordar di me, camelie pendule con edere. E la fantasia dei floricoltori si sbizzarrisce ad libitum.

A fare da contrappunto alle trame floreali del Castello di Locarno, è stato inaugurato e aperto al pubblico da marzo 2005 in occasione del Congresso mondiale dell’International Camellia Society (ICS), il citato Parco delle Camelie situato lungo lago (ingresso libero durante i giorni settimanali e 2 euro la domenica) il quale continua con successo la sua attività espositiva. Il Parco è diventato un’attrazione internazionale, sia per il suo alto valore paesaggistico, sia per i suoi preziosi contenuti botanici.

Qualcuno obbietterà che la camelia è un fiore delicato ed effimero che perde subito i petali. Vedere questa marea di petali multicolori disperdersi tra le brezze di primavera fa ricordare gli haiku, quei brevi, istantanei e fulminanti componimenti poetici giapponesi nei quali il poeta fissa uno stato d’animo attraverso le immagini della natura che lo circonda, traendo la sua forza dalle suggestioni del paesaggio nel divenire delle diverse mutevoli stagioni.

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