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LADRI DI MAGLIETTE

ETTORE PAGANI - 03/03/2017

Furto di magliette e palloni nel deposito del Saronno calcio. Le bicolori magliette della squadra hanno preso il volo per destinazione ignota. Sarà certo difficile poter individuare gli autori e soprattutto non sarà facile classificarli.

Collezionisti? Componenti di qualche difesa difficilissima da battere che siano stati presi da una forma maniacale causata dal non raccogliere mai palloni in fondo al sacco? Accampare ipotesi equivarrebbe a navigare in enormi incertezze.

Impossibile che le magliette appaiano sulle spalle dei giocatori di altre squadre; non del tutto, invece, improbabile, che appaiano in saldo su qualche bancarella di poche pretese, “vù cumprà” compresi, insomma.

L’alternativa potrebbe sorgere dal non infrequente esodo del calcio italiano verso paesi asiatici. Sì che sulle spalle di giocatori locali – cinesi o quant’altro – potrebbero comparire inusuali maglie bianco-celesti.

Il rischio, profondo è che la tipologia di furto debba propagarsi iniziandosi svendite di magliette di squadre che, tra l’altro, portano colori sgargianti e piacevoli anche da indossare. Più rischioso ancora, pensare a furti nei depositi di squadre femminili le cui componenti sarebbero poi costrette a scendere in campo in reggiseno, se del caso di adeguati colori sociali.

Quanto ai giocatori del Saronno potrebbero eventualmente presentarsi a torso nudo. Ovviamente, con tanto di bianco celeste-impresso sulla pelle.

Riepilogando in chiave di estremo ottimismo si potrebbe parlare di alienazione illegale derivante da troppo amore per il calcio.

Tanto varrebbe, allora, giustificare l’amore per il gioielli e quant’altro. La cosa tornerebbe, comunque, un po’ strana.