Secondo consuetudine più voci che fatti. A cominciare dalla capolista – per la verità – poche anche le voci. E mancherebbe altro! Se diversamente fosse stato, la situazione avrebbe superato i limiti del reale per sprofondare nella fantasia visto il materiale-campioni, a disposizione di Allegri.
Logico, quindi, che Beppe Marotta che sa quello che fa non si sia scomposto più di tanto pensando, semmai, a portare a casa qualche soldino con qualche marginale – rispetto al disponibile – cessione.
Del resto quando ci si può permettere di giocare con quattro attaccanti in campo (senza, peraltro, fare sbarrare gli occhi dalla meraviglia essendo la cosa più che comprensibile) tutto può essere possibile.
Per il resto – sempre limitandoci ai vertici della classifica – mentre Spalletti dichiara che la sua squadra “Va bene così”, Sarri non sembra scomporsi più di tanto nella ricerca di rinforzi per il suo Napoli già così bello da vedere.
Di buon peso l’arrivo in nerazzurro di Gagliardini contro cessioni tra le quali le più pesanti quelle di Felipe Melo e Jovetic. Più propensa, quindi la società, a incassare, insomma, che a spendere. Fatto, questo non riferibile solo al nerazzurro milanese ma un po’ alla generalità delle società.
Scarsi, dunque, anche gli approdi a Firenze e non certo molti quelli a Roma da parte laziale: più numero che peso.
Nel Milan l’acquisto di Storari potrebbe voler far pensare ad un’eventuale partenza di Donnarumma sulla qual cosa si parla molto ma che al momento parrebbe prematura.
Del Napoli s’è detto ma anche qui la società – non a torto – pare soddisfatta di quel che ha.
Sempre tra gli altri, nella Sampdoria, più che altro da segnalare lo svincolo di Cassano.
Sempre prudente il Sassuolo ma con l’arrivo di un super collaudato Aquilani.
Per il resto ordinaria amministrazione fermo, dunque, quanto detto più sopra: più voci che fatti.
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