Rabbrividisco nel leggere un articolo-intervista (dal titolo: “Sulla ferrovia siete in ritardo”) in cui il Sindaco di Arcisate dice a Legambiente Valceresio (riguardo la ferrovia Arcisate-Stabio, opera ormai in fase di completamento), esattamente le seguenti parole: «Dovevano parlare nel lontano 2008».
Perché, mi chiedo, non si è benché minimamente interessato il Sindaco di Arcisate, (ovvero, con maggiore responsabilità secondo me, il Presidente della Regione Lombardia nonché il Presidente della Provincia di Varese) di informare le associazioni ambientaliste iscritte nel registro provinciale delle Associazioni di volontariato e, quindi, noi che ci siamo interessati della ferrovia in più momenti? Dov’era il Sindaco di Arcisate nel 2008? Perché ritiene giusto non aver informato adeguatamente il corpo sociale?
Legambiente Valceresio ha legittimamente mosso all’amministrazione comunale obiezioni sull’azione da questa svolta in ordine ai lavori della ferrovia Arcisate-Stabio che interessano l’abitato. Secondo il locale circolo dell’associazione ambientalista è mancata da parte del Comune incisività nel formulare la richiesta di una maggiore copertura della trincea nella zona centrale di Arcisate; e altri interventi comunali hanno destato la sua perplessità.
Legambiente Valceresio e Amici della Terra Varese avevano, secondo il mio pensiero, il sacrosanto diritto di essere coinvolte nella progettazione della ferrovia, avendo manifestato il proprio interesse; e questo diritto è sancito dal Testo Unico Ambiente nei primi 3 articoli, commi compresi, così come dalla Convenzione di Aarhus alla quale l’Italia ha aderito. Non a caso Amici della Terra Varese, di cui sono il Presidente pro-tempore, ha domandato e ottenuto l’incontro con l’ingegner Aldo Colombo, Dirigente della Regione Lombardia, intenzionata a chiedere di potersi sedere al tavolo di coordinamento convocato mensilmente dalla Regione Lombardia.
A ottobre 2016 Amici della Terra Varese aveva incontrato esponenti della società Salcef (Direttore tecnico Dottor Bruno Giovannini) e anche dietro il loro invito, ha chiesto allora e chiede, per lettera ora, ancora attenzione da parte della Regione Lombardia. Del resto alla Presidenza della Regione Lombardia Amici della Terra si è più volte rivolta (a partire dal primo incarico per la costruzione ferroviaria).
Come già ho specificato, sono perfettamente d’accordo sulla necessità di costruire questa struttura che collegherà la Provincia di Varese all’Europa. Sono necessari però sia il massimo rispetto dei luoghi attraversati dalla ferrovia (di grande valore ambientale), sia il coinvolgimento della popolazione che risiede sul territorio interessato. Troppe volte la politica ha commesso il grave errore di estromettere la popolazione facendole pesare dall’alto le sue scelte. Sono dell’idea che l’informazione debba essere diffusa dal basso, facendo in modo che il corpo sociale possa essere il primo pubblicitario delle opere da doversi svolgere. Opere che, secondo un principio democratico, soddisfino tutte le sue esigenze legate alla qualità dell’eseguito, al rispetto delle preesistenze, alla qualità della vita e all’efficienza delle iniziative trasportistiche.
Chiedo poi alla Regione Lombardia di tutelare la nostra posizione anche nei confronti dei comuni che troppo spesso fanno iniziative pubblicitarie e informative prescindendo dal necessario rispetto del ruolo rivestito dalle Associazioni ambientaliste, caldeggiato dal riconoscimento ministeriale, dai principi costituzionali, dalle Convenzioni della Comunità europea e dal richiamato, vigente testo unico in materia ambientale.
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