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Apologie Paradossali

PREGHIERA D’UNITÀ

COSTANTE PORTATADINO - 27/01/2017

unita(C) Vorrei tanto dedicare la nostra conversazione alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Siete d’accordo?

(S) Per nulla: con il pandemonio che sta creando la sentenza della Corte Costituzionale, vuoi perdere un’occasione di dibattito così urgente?

(C) Vorrei avere il tempo di capirci qualcosa di più, mi sembra, per usare un paragone calcistico, un passaggio all’indietro, un passaggio al portiere. Fa come il Milan nel primo tempo della partita di Coppa Italia (con grande soddisfazione del Direttore). Così non si conclude nulla, tanto più che il portiere Parlamento non può nemmeno sparacchiare lontano, dovrà per forza giocare, con grande rischio di autogol.

(O) Ma è sacrosanto che la legge elettorale sia definita dal Parlamento, e da chi altri? Non mi sembrano nemmeno così sbagliati i principi cui si è ispirata la corte: premio di maggioranza sì, se si raggiunge almeno il 40%, no invece all’amplificazione del premio per mezzo del ballottaggio, con il rischio del voto ‘tanto peggio, tanto meglio’. Vista anche l’esperienza di Roma. Adesso il Parlamento decida.

(S) Ma deciderà o tirerà a campare, magari per maturare il vitalizio? Nel 1994, dopo il voto sulla legge elettorale che istituiva il ‘Mattarellum’ si votò, subito, anche se per molti parlamentari significava la fine della carriera, addirittura la fine della maggior parte dei partiti storici. Prevalse il senso di responsabilità di una classe dirigente formata su valori più solidi, benché vulnerata da tangentopoli.

(C) Sarei sospetto di interesse personale autoapologetico, se consentissi a questo tuo giudizio. Penso che gli eredi di DC e PCI (PPI e PDS) confidassero di ritornare sotto nuove spoglie, eventualmente riuniti da una alleanza postelettorale ‘obbligata’, visto il carattere solo parzialmente maggioritario del sistema elettorale.

(S) Non sarà mica per questo che i PD ripropongono il ‘Mattarellum’? Non si perde il vizio. Meglio votare con il sistema ritagliato dalla Corte, se qualcuno arriva al 40% bene, altrimenti si vedrà. Almeno si vota subito, senza sospetti di incostituzionalità. E le alleanze andranno fatte subito, se no addio 40%. Oppure dovranno chiarirsi e impegnarsi con gli elettori almeno su un punto: euro sì, euro no. Un altro referendum in forma diversa.

(C) Sei proprio un bianco/nero incorreggibile (non già un bianco-nero sempre vincente come il Direttore), sei uno a cui sta bene che gli Italiani si dividano e si contrappongano su tutto. Idem per l’Europa, idem per l’America, idem tra Cristiani e Musulmani, idem tra ricchi e poveri e facciamo grazia di ogni altra possibile divisione. Io invece torno alla preghiera per l’unità, a cominciare da quella di Mattarella, per l’unità degli Italiani, nel momento difficile delle catastrofi naturali. Credo non sia stato un espediente retorico per parlare di un livello più alto di unità, ma una convinzione autentica. L’unità comincia nella gente, non nelle alleanze elettorali, e passa attraverso la fiducia che si riconosce a persone concrete, non a slogan, a promesse e nemmeno a simboli del passato. Nemmeno prima del 1989, l’anno della caduta del muro, il collante che teneva insieme i partiti storici era solo l’ideologia della classe sociale, c’erano davvero rapporti fiduciari tra eletti ed elettori, magari espressi dalle famose o famigerate preferenze. C’era anche una sorta di unità, ad un livello di fondamenti, tra le forze politiche opposte, misurabile dalla quasi totale assenza di ostruzionismo parlamentare.

(O) La scorsa domenica un pastore protestante ha potuto intervenire alla messa nella basilica di san Vittore, ha fatto il suo intervento all’inizio, un richiamo evangelico condivisibile pienamente dal più accanito tradizionalista cattolico e, da parte sua, ha tranquillamente assistito alla messa, senza scandalizzarsi di riti condannati da Lutero. Prendendo esempio da ciò, non saranno capaci i politici di tornare a parlarsi civilmente, invece di contrapporsi su tutto, non riuscendo a fare altro che sbeffeggiarsi via twitter? Io ci credo, sono anzi sicuro che l’unità diverrà entro pochi anni una necessità per l’intera Europa. Già dietro posizioni esasperate, che chiamiamo populismo e nazionalismo e persino dietro l’antipolitica ci sono domande di senso e di moralità che non esito a avvicinare ad un rifiuto dell’opportunismo che ha caratterizzato il trentennio ormai trascorso dal 1989. Parlo ovviamente del sentimento della gente che vota anche in questo senso e non delle furbe speculazioni politiche che i leader vi costruiscono sopra.

(S) Spero che non vogliate farci tornare, attraverso l’unità ecumenica dei cristiani, all’unità politica dei cattolici! Anticaglie fuori dal tempo, residuati bellici, di una guerra di altri tempi, strascichi delle guerre di religione, a proposito di luterani e di papisti. Almeno la Merkel, figlia di un pastore protestante filocomunista, non ha di queste tentazioni. L’unico ecumenismo utile è quello pragmatico: fare insieme le cose necessarie al bene comune.

(C) Stiamo per arrivare al punto: l’identità non è nemica dell’unità e l’unità non può chiedere la rinuncia alle proprie radici; cercare l’unità vuol dire andare più a fondo per ritrovare una radice comune e non accontentarsi di convergenze superficiali e occasionali. Questo ci obbliga a prendere coscienza del fatto che i cristiani, come ricorda continuamente Papa Francesco, hanno un problema di insufficiente autocoscienza culturale, che sminuisce il loro contributo anche in politica. Quasi per conseguenza, gli Italiani hanno un problema analogo: fatta l’Italia, non sono ancora stati fatti gli Italiani per mille ragioni storiche, tra le quali, però, una appare come eminente: proprio per una partecipazione dei cristiani alla vita culturale, sociale, politica e istituzionale del Paese troppo timida, troppo opportunistica, troppo autoreferenziale non si scoprono le radici profonde delle proprie convinzioni e di quelle altrui e non si alimenta quanto si potrebbe la ricerca e la promozione del bene comune.

(C) Costante (S) Sebastiano Conformi (O) Onirio Desti

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