Se ci si reca a Milano da Varese con la propria autovettura non può non balzare agli occhi il cumulo di inerti ammonticchiato dove prima c’era la sede della Malerba in Via Gasparotto a Varese. Questo è avvenuto in conseguenza dei primi accordi tra il municipio di Varese e la nuova proprietà dell’area.
Ho saputo degli organi di informazione varesini che nei giorni passati è stato firmato dal legittimo rappresentante del Comune di Varese il permesso di costruire il nuovo supermercato Esselunga che avrà le stesse dimensioni di quello che oggi si trova a Masnago. È, quindi, stata sottoscritta una nuova Convenzione con la Società Esselunga. L’intera area adibita a commerciale sarà di oltre ottomila metri quadri, distribuiti su tre piani.
A questa si aggiungeranno un grande parcheggio multipiano a uso della clientela del supermercato con un altro a raso che sarà nella disponibilità del Comune di circa 1200 metri quadri. Ho, quindi, scritto al Sindaco di Varese per chiedergli informazioni sull’area a pubblico parcheggio: questo sarà a servizio della città e pertanto, verrà collegato con questa attraverso un mezzo pubblico apposito ovvero si fermerà in corrispondenza di questo l’autobus cittadino già in funzione? Questa parte della convenzione è stata voluta da questa amministrazione o già era stata prevista precedentemente?
Nella convenzione firmata tra il comune di Varese e la società Esselunga sono previste anche le opere che il privato dovrà realizzare (e che sono vincolanti per l’apertura al pubblico degli spazi commerciali). Si tratta di tre rotatorie, la principale all’incrocio tra via Gasparotto e viale Europa, davanti quindi all’ex Malerba; la nuova uscita autostradale; il sottopasso e l’illuminazione pubblica.
Il tutto per un valore stimato in circa 9 milioni di euro. Opere importantissime per la viabilità cittadina, a cominciare dal nuovo raccordo che consentirà a chi proviene da Largo Flaiano in direzione autostrada, di poter svoltare a destra, per uscire sulla nuova rotonda che conduce alla
via Gasparotto.
Chi in automobile provenisse da Milano, potrebbe comportarsi analogamente svoltando a destra nel nuovo raccordo e terminare così la sua corsa alla rotonda che conduce alla via Gasparotto, invece di arrivare fino a Largo Flaiano.
L’ingresso in autostrada, invece, si dovrà effettuare sempre allo stesso modo: o immettersi da Largo Flaiano, o da via Gasparotto, transitando sotto il ponte della strada che conduce a Gazzada Schianno.
È stata stralciata invece l’ipotesi di realizzare la famosa, quanto costosa e contestata, bretella Gasparotto-Borri, che non è più prevista dalla convenzione.
Come mai la Giunta comunale attuale, ho chiesto al sindaco, ha fatto lo stesso della Giunta comunale passata che non ha chiesto alla cittadinanza interessata il suo parere? Questa Giunta comunale non ritiene utile poter realizzare, come tracciato negli strumenti urbanistici un collegamento da tempo ipotizzato dalla via Gasparotto e viale Belforte? Gli ho chiesto, infine, se possa, allora, tranquillizzare i residenti a me noti nelle vie Selene e per Schianno di Varese, che hanno temuto in conseguenza della realizzazione della bretella, il possibile aumento del traffico nelle strade suddette e il conseguente loro possibile ampliamento. Resto in attesa di ricevere una cortese risposta alle domande poste.
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