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Il vischio è una pianta sempreverde parassita di numerosi alberi, soprattutto latifoglie quali pioppi, querce, tigli, olmi, noci, meli. Se ne può notare la presenza specialmente in inverno, quando i suoi cespugli piantati nei tronchi sono evidenziati dalla perdita delle foglie della pianta che li ospita. È molto frequente nell’Europa del Nord e chi attraversa la Normandia in inverno non può fare a meno di osservare come i suoi famosi meli ne siano infestati. Le sue bacche bianchicce e trasparenti, considerate velenose, sono invece assai gradite dagli uccelli che nutrendosene ed espellendole, facilitano la riproduzione della pianta.
Nell’antichità i druidi usavano il vischio per ottenere infusi e pozioni medicamentose. Nella mitologia norvegese il dio Balder, fu ucciso perché colpito da un ramo di vischio, tutte le altre piante avevano giurato di non recare alcun male al giovane e bellissimo dio, tutte tranne l’umile e innocua piantina del vischio. Il perfido rivale del dio, fece in modo che un vecchio cieco, per gioco colpisse Balder con un rametto di vischio uccidendolo all’istante. In memoria del dio, i norvegesi sono soliti bruciare rami di vischio in prossimità del solstizio d’inverno, con lo scopo di allontanare la sventura e invocare la prosperità ed il benessere. Probabilmente anche il significato oggi attribuito alla pianta deriva da queste antichissime credenze popolari; siamo soliti, infatti, donare o tenere in casa rami di vischio tra la fine del vecchio e l’inizio del nuovo anno nella speranza di proteggere in tal modo noi stessi, le persone a noi care, la nostra casa dai guai e dalle disgrazie. La leggenda del vischio, rispetto ai duri e crudeli miti celtici viene ingentilita ed emendata nella tradizione cristiana sotto forma di “favola di morale”.
Così la narrano, ad esempio, nel Trentino-Alto Adige. “Una volta, in un paese tra i monti, un vecchio mercante. L’uomo viveva solo, non si era mai sposato e non aveva più nessun amico. Per tutta la vita era stato avido e avaro, aveva sempre anteposto il guadagno all’amicizia e ai rapporti umani. L’andamento dei suoi affari era l’unica cosa che gli importava. Di notte dormiva pochissimo, spesso si alzava e andava a contare il denaro che teneva in casa, nascosto in una cassapanca. Per avere sempre più soldi, a volte si comportava in modo disonesto e approfittava della ingenuità di alcune persone. Ma tanto a lui non importava, perché non andava mai oltre le apparenze. Non voleva conoscere quelli con i quali faceva affari. Non gli interessavano le loro storie e i loro problemi. E per questo motivo nessuno gli voleva bene.
Una notte di dicembre, ormai vicino a Natale, il vecchio mercante non riusciva a dormire e dopo aver fatto i conti dei guadagni, decise di uscire a fare una passeggiata. Cominciò a sentire delle voci e delle risate, urla gioiose di bambini e canti. Pensò che di notte era strano sentire tanto chiasso in paese. Si incuriosì perché non aveva ancora incontrato nessuno, nonostante voci e rumori sembrassero molto vicini. A un certo punto cominciò a sentire qualcuno che pronunciava il suo nome, chiedeva aiuto e lo chiamava fratello.
L’uomo non aveva fratelli o sorelle e si stupì. Per tutta la notte, ascoltò le voci che raccontavano storie tristi e allegre, vicende familiari e d’amore. Venne a sapere che alcuni vicini erano molto poveri e che sfamavano a fatica i figli; che altre persone soffrivano la solitudine oppure che non avevano mai dimenticato un amore di gioventù. Pentito per non aver mai capito che cosa si nascondeva le persone che vedeva tutti i giorni, l’uomo cominciò a piangere. Pianse così tanto che le sue lacrime si sparsero sul cespuglio verde al quale si era appoggiato. E le lacrime non sparirono al mattino, ma continuarono a splendere come perle. Così era nato il vischio”.
Come avviene per molte altre piante e fiori anche il vischio è legato a simboli e simbologie. Sta a significare infatti fortuna, protezione e amore. Si usa regalarlo durante il periodo natalizio, oppure usarlo come decorazione per i pacchi-regalo, centri-tavola o da appendere sulla porta di casa, quale buon auspicio per chiunque entri. Se due innamorati si baciano sotto un cespo di vischio a Capodanno, terranno lontani da loro problemi, ansie e difficoltà. Si può regalare al naturale col suo bel verde tenero e le sue bacche perlacee o verniciato in oro.
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