Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Garibalderie

LEGGE STUPEFACENTE? MA NO

ROBERTO GERVASINI - 27/10/2016

drogheAl bar, ogni mattina, col caffè e la colazione vengono tracciate le più fantasiose linee guida della politica economico finanziaria del Governo per poi lasciare spazio ai commenti intorno ai più eclatanti avvenimenti del balun. È improbabile che nelle prossime settimane capiti di ascoltare commenti e considerazioni sulla proposta di legge per la legalizzazione delle droghe leggere che va in discussione in Parlamento su proposta di Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Affari Esteri del Governo Renzi , con non trascurabile passato nelle file radicali. Diamo qui delle modeste linee guida per avviare improbabili, salutari risse.

Articolo uno: non confondere mai la liberalizzazione con la legalizzazione. Le droghe sono già tutte liberalizzate, nel senso che esiste in ogni angolo di strada del bel Paese un eccesso di offerta rispetto alla domanda dei consumatori. La droga, leggera e non, è già liberissima oggi, non occorre liberalizzarla.

Legalizzare vuol dire invece disciplinare, regolamentare, controllare un mercato oggi in mano alle mafie nazionali e non. Un mercato liberissimo, che viene stimato con profitti non inferiori ai 7 miliardi di euro e con fatturato di quasi 20 miliardi solo in Italia

Il progetto di legge rende possibile la coltivazione per uso personale fino a 5 piante di cannabis di genere femminile. I fiori potranno essere essiccati diventando così “marijuana ” con un contenuto di principio attivo fino al 9 per cento. Le foglie e i germogli possono essere dei validi sostitutivi delle erbette nel minestrone, ma questo non lo dice il progetto di legge.

I maggiorenni potranno detenere fino a 5 grammi di cannabis e derivati. Rimane in vigore il reato di spaccio anche nei limiti consentiti per uso personale. Potrà spacciare solo lo Stato italiano come ha sempre fatto per droghe leggere ben più dannose della cannabis come i superalcolici. Il Monopolio controllerà la commercializzazione che potrà avvenire come nei “coffee shop” di mezza Europa, da anni. A differenza dell’eroina e della cocaina, la cannabis viene prodotta in Italia (Sardegna, Sicilia e Calabria, serre in Lombardia). In Italia il consumo di droghe leggere interessa un numero di persone intorno ai 4 milioni.

L’attuale progetto di legge intende raggiungere diversi obbiettivi. Il primo è quello di togliere alle mafie il controllo del mercato e i profitti illegali. Quindi far risparmiare allo Stato enormi spese di Polizia, Tribunali e per le Carceri dove il 40 percento dei detenuti, la stragrande maggioranza in attesa di giudizio, è composta da modesti spacciatori. I grandi delinquenti son tutti agli arresti domiciliari in villa con piscina, sauna e bagno turco e personale di servizio.

La legalizzazione comporta evidentemente l’avvio di una nuova voce di entrata fiscale per le casse dello Stato. L’uso terapeutico della cannabis non si discute più e quindi la legalizzazione favorisce chi ne fa uso terapeutico. USA, Russia, Olanda, Iran e perfino Corea del Nord nonché la cattolicissima Spagna hanno già affrontato e risolto il problema legalizzazione. Il progetto di legge antiproibizionista è sostenuto da 221 deputati. È quindi già approdato alla Camera dei Deputati per la discussione generale, giacciono oltre 2000 (duemila) emendamenti. Auguri.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login