Qualche giorno fa, durante un viaggio in automobile con alcuni amici, mi sono ricordato di porgere le mie congratulazioni ad una amica portoghese, Maria Quintela, che viaggiava con noi, per la vittoria della sua nazione ai recenti campionati europei di calcio. Maria allora ci ha letto la dichiarazione che il commissario tecnico della nazionale portoghese, Fernando Santos, ha rilasciato dopo la vittoria, della quale riporto alcuni stralci.
“Prima di tutto desidero ringraziare Dio Padre per questo momento così come per tutta quanta la mia vita. Desidero inoltre indirizzare un ringraziamento speciale al Presidente (della Federazione calcistica lusitana) dottor Fernando Gomes, per la fiducia che mi ha sempre accordato… Ai giocatori voglio dire che sono molto orgoglioso di essere stato il loro allenatore….
Il mio desiderio personale è quello di ritornare a casa: poter dare un bacio grande quanto il mondo a mia mamma, a mia moglie, ai miei figli, mio nipote, mio genero, mia nuora e a mio papà che presso Dio sta sicuramente festeggiando…. Da ultimo, ma è la cosa più importante, voglio rivolgermi al mio grande Amico e a sua Madre: dedicare loro questa vittoria e ringraziarli di avermi convocato e di avermi concesso il dono della saggezza e dell’umiltà, per guidare questa squadra, perché è Lui che l’ha illuminata e guidata. Spero e desidero che sia per la gloria del suo nome”.
Mi viene in mente una canzone che ho cantato spesso, “Ho un amico grande, grande”; un amico a cui dedicare una vittoria così importante, come quella dei campionati europei di calcio, ma a cui dedicare anche ogni momento della vita, perché non vada perduto: per la sua gloria.
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