Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Cultura

MESSAGGIO DI VITA

FELICE MAGNANI - 09/09/2016

relativismo2Chi è cresciuto nello spirito del dogmatismo sa quanto di meccanicistico e di statico ci sia in questa forma di pensiero. Il dogmatismo ha avuto ampi precursori, estimatori ed esecutori in uomini, gruppi e istituzioni che si sono affidati all’assoluto per definire e determinare la fondatezza del loro pensiero, senza prevedere che l’assoluto si sarebbe dissolto non appena l’uomo ne avesse preso coscienza e che, quindi, lo avrebbe combattuto per aprire le porte di una libertà cosciente. La storia stessa ha ampiamente dimostrato che l’ esperienza dogmatica non regge l’evoluzione della condizione umana.

Chi pensava di poter identificare la verità con varie forme di assolutismo, ha dovuto prendere atto che non esiste nulla di talmente statico e inamovibile, da non poter essere rimosso e rigenerato. Il dogmatismo ha stimolato la nascita di istituzioni di natura dittatoriale, di regimi autoritari e ideologie costruiti per cancellare lo spirito del popolo, la sua naturale vocazione al conseguimento delle libertà costituzionali.

Ci sono state varie forme di pensiero che hanno tentato di cooptare la verità, di ridurla in schiavitù, di legittimare grazie a essa la loro inclinazione all’estremismo. Il dogmatismo, così come lo abbiamo conosciuto nelle sue variabili politiche e ideologiche, uccide ogni tentativo di ricerca della verità, depista la condizione umana, fino a ridurla in stato di schiavitù materiale, morale, culturale, religiosa e sociale. Di contro abbiamo la condizione opposta, il relativismo, soggetto alla ridefinizione, alla rielaborazione, legato al pensiero soggettivo, a varie forme di arbitrarietà. La contrapposizione tra dogmatismo e relativismo ha caratterizzato momenti particolari della storia italiana, europea e mondiale.

Il mondo attuale ripropone la modernità del pensiero steineriano sul tema, soprattutto nella ricerca di una via di percorrenza che non sia soggetta né all’uno né all’altro, ma attenta a investigare la realtà da punti di vista sempre nuovi e sempre diversi, capace di sperimentare, indagare e promuovere risposte fuori dalla rete di una visione unilaterale e autoritaria. Il grande filosofo tedesco aveva ampiamente compreso già nei primi anni del novecento le strategie di una conoscenza svincolata dal potere tentacolare del pensiero autoritario.

Il mondo globale rappresenta infatti un canale di percorrenza che ribalta modi di pensare e strategie tradizionali, dimostrando che la ricerca della verità passa attraverso percorsi sperimentali, capaci di dare risposte che non siano solo stereotipi di natura linguistica, ma occasioni per entrare in contatto con il pensiero universale.

Camminare verso questa forma di pensiero consente di vivere insieme alle aspirazioni del mondo. Purtroppo la realtà che stiamo vivendo è caratterizzata da una visione ancora troppo categoriale, quindi occorre saperla osservare e costruire con occhi e spirito nuovi, non condizionati dal potere dell’immagine che prevarica il nostro tempo.

Si è parlato spesso del fascismo come simbolo di un dogmatismo autoritario e prevaricante, si è parlato meno dell’assolutismo sovietico e dei suoi misfatti, della cementificazione storica delle libertà individuali portata avanti dai sistemi autoritari in ogni parte del pianeta. Il marxismo ha dominato la storia per parecchio tempo, regalando l’ideale assurdo dell’uguaglianza e costringendo i popoli che lo hanno subito a chinarsi allo strapotere delle élite e delle lobby, a una volontà dogmatica e sanguinaria che ha negata per anni il valore della libertà umana. Oggi si afferma da più parti che il comunismo vecchia maniera sia scomparso, abbia subito la fascinazione dello sviluppo liberale, in realtà è ancora vivo in molti che coltivano la speranza nel dogmatismo tradizionale.relativismorelativismo

Mai come oggi l’uomo sente la necessità di trovare una via nuova, dinamica, capace di interloquire con le aspettative del mondo, con il desiderio di sentirsi al centro di una grande riconversione di quel patrimonio umano che cammina alla ricerca di una cosciente e civile libertà. Leggere i libri di Rudolf Steiner oggi, significa capire quanto sia importante riscoprire quella parte della natura umana che chiede ininterrottamente di essere investigata e capita, per offrire all’umanità una via alla concordia universale.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login