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MEDIOCRI EUROPEI

ETTORE PAGANI - 22/07/2016

Dunque, un Portogallo, tutt’altro che convincente e meritevole, si è aggiudicato quel titolo europeo che in passato, pur presentando una formazione di gran lunga più valida, non era riuscito a conquistare.

Non era, tra l’altro, riuscito con quello di Figo né con l’altro ancor più valido ed entusiasmante di quel fuoriclasse chiamato Eusebio massimo interprete di un grande Benfica.

Due esempi ma il Portogallo 2016 è, probabilmente, stato il peggiore o quanto meno, uno dei peggiori rispetto a quello di altre edizioni pur inferiori quanto a paragoni rispetto ai due cui si è fatto cenno.

Un percorso molto scarso e altalenante quello dei campioni 2016 giunti in finale con un tutt’altro che convincente ruolino di marcia e, anche in finale, colpito – è vero – dalla malasorte per l’incidente al suo uomo base, battendo una Francia pur non travolgente e, soprattutto, bloccata dai miracoli del portiere avversario che definire formidabile non è certo una esagerazione.

Certo che l’amarezza per i francesi battuti da un Ronaldo in meno deve essere stata enorme, anche se va detto, il campione portoghese nei precedenti incontri travolgente non era certo parso.

Comunque, al di là delle critiche, questa squadra ha portato al suo paese la coppa tanto desiderata e in fine dei conti importante come quella di stagioni meno fortunate anche se forse un po’ meno lucida e brillante. Un po’, del resto, come tutta l’edizione dell’europeo 2016 in cui le cose migliori sono venute dalle squadre meno quotate.

Una piacevole sorpresa favorita, però, dalla mediocrità delle altre, tutte apparse immerse in una generale mediocrità.

Di qui anche la pur piacevole figura delle meno quotate tutto sommato un punto a favore almeno per loro. E solo per loro.