Di tutte le antiche tradizioni cristiane quella della presenza invisibile ma reale degli Angeli è ancora tra le più radicate in un mondo disincantato e secolarizzato come il nostro, eppure ancora attonito di fronte al mistero che ci circonda.
“A noi venìa la creatura bella, / biancovestita, e ne la faccia quale / par tremolando mattutina stella”; così Dante descrive, nel “Purgatorio”, la figura dell’Angelo; ma la mentalità moderna, pur avvertendone il fascino poetico e spirituale, lo ha in realtà declassato a simbolo di un bisogno interiore ma anche di una certa povertà spirituale.
L’Angelo “post cristiano”, disancorato dalla sua realtà soprannaturale, è stato confinato nel mondo dei simboli e delle leggende.
Il Santo Padre, tempo fa durante l’Angelus in piazza San Pietro, ha voluto ricordare che “il Signore è sempre vicino e operante nella storia dell’umanità e ci accompagna anche con la singolare presenza dei suoi Angeli, cioè ministri della divina premura di ogni uomo. Dall’inizio fino all’ora della morte la vita umana è circondata dalla loro incessante protezione”.
Anche se l’idea dell’Angelo custode è diventata straniera ai cristiani di oggi, la Chiesa, facendo riferimento alla Bibbia e alla tradizione, crede che Dio volle creare dal nulla delle creature spirituali e immortali superiori a quelle umane e pensa che la salvezza portata agli uomini da Gesù Cristo sia collegata con la cooperazione degli Angeli e con la lotta della vittoria contro il male. Il mondo è lo scenario in cui si svolge questa lotta ma, secondo la promessa di Cristo, alla fine dei tempi sarà il bene a sconfiggere definitivamente il male, a cominciare dalla sua più inquietante manifestazione che è la morte.
La vita di ogni uomo è circondata e protetta dagli Angeli e dalla loro intercessione; ogni uomo ha accanto a sé un Angelo che lo guida alla vita vera. La loro esistenza è dottrina della Chiesa che se ne è occupata nei Concili ecumenici Laterano IV e Vaticano I.
Gli Angeli sono messaggeri di Dio e potenti esecutori dei suoi comandi che possono entrare in dialogo con gli uomini, con i quali condividono la dipendenza da Dio e dai quali sono però dissimili perché non sono legati alle leggi del mondo materiale.
L’intercessione degli Angeli, come quella dei Santi, è subordinata però alla verità fondamentale del Cristianesimo “uno solo è Dio e uno solo è il mediatore tra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù” (1 Tim. 2,5).
Gli Angeli non sono soltanto un ricordo della nostra infanzia, una proiezione del nostro inappagato senso di spiritualità, ma una presenza rassicurante nel nostro cammino verso la vita eterna.
Il grande giurista Giuseppe Capograssi ha scritto: “Se gli angeli fossero mancati nella creazione sarebbe mancata l’intelligenza pura che contempla Dio come puro amore, senza quelle imperfezioni che in noi uomini esistono”.
Secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica gli Angeli “fin dalla creazione e lungo tutta la storia della salvezza … servono la realizzazione del disegno salvifico di Dio”.
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