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IL TRICOLORE A FEDERICA

ETTORE PAGANI - 20/05/2016

Tra i tanti successi che hanno costellato la strada di gloria di Federica Pellegrini le tocca ora la gloria più importante di tutte fatta dalla scelta di portare il tricolore nella rituale sfilata per le Olimpiadi di Rio 2016.

Ori, argenti, bronzi e quant’altro pur nel loro meraviglioso significato non possono – e non c’è dubbio al riguardo – competere con la soddisfazione di essere chiamati a interpretare il ruolo di chi ha il compito di innalzare al vento la bandiera nazionale. E Federica se lo merita non solo per la strepitosa serie e importanza dei suoi risultati frutto della sua enorme qualità ma anche della sua capacità nell’affrontare e superare momenti duri e più di una volta tristi della sua esperienza di vita.

Federica ha conquistato trionfi di rilievo enorme con la forza di chi vuole arrivare, con la forza di combattere anche se stessa. Non ha mai mollato di fronte a situazioni negative rispetto alle quali più di un campione avrebbe dichiarato forfait lasciando la strada pur faticosa dell’agonismo a causa del peso di situazioni di vita.

Non poche volte la storia dello sport ha incontrato situazioni personali negative di fronte alle quali campioni pur affermati hanno gettato la spugna non avendo la capacità di sostenere lo sforzo enorme di disagi morali. Non riuscendo a bilanciare il peso con quello di flessioni morali e non sarebbero giuste critiche superficiali al riguardo.

La forza di Federica ha superato certi limiti non facili da superare. In questo risiede il suo merito, la scelta di vessillifera la premia più di tante altre.

I colori delle medaglie devono certamente lasciare il campo al bianco, rosso e al verde. E Tania, anche dopo i meravigliosi successi di Londra, le farà da spalla.