S’è svolto anche quest’anno a Varese il Festival della Filosofia del progetto dei Giovani Pensatori, giunto ormai alla sua settima edizione, con il titolo Filosofia, critica e conoscenza. “Il progetto dei Giovani Pensatori è stato ideato, sin dall’inizio, da Fabio Minazzi e coordinato globalmente da Marina Lazzaro – spiega Stefania Barile, curatrice delle attività del Festival filosofico -. Il progetto dei Giovani Pensatori ha sancito proprio l’avvio di un nuovo genere di didattica filosofica, una didattica propriamente interdisciplinare”.
La filosofia, cioè, s’è messa a dialogare con le altre discipline, uscendo da un ambito tradizionalmente considerato piuttosto statico e, comunque, generalmente autoreferenziale. “Durante il Festival di Filosofia – prosegue Barile – i ragazzi delle scuole, sia provinciali sia del territorio nazionale, hanno presentato i vari percorsi svolti all’interno del proprio istituto con i docenti e con i collaboratori del Centro universitario insubrico. Moltissime, quest’anno, le scuole che hanno aderito al progetto e che, quindi, hanno partecipato al Festival”.
Ecco le scuole ed i progetti presentati durante la prima giornata del Festival. La classe 5CT dell’ISISS “Daverio-Casula” di Varese (Amerigo Giorgetti e Antonella Frecentese i professori che hanno coordinato i ragazzi) con il progetto L’archivio storico del territorio dei laghi varesini. La classe 2A della Scuola secondaria di primo grado ”A.T. Maroni”, Varese (Benedetta Perlasca, a cura di Stefania Barile, con la collaborazione dell’artista Giorgio Vicentini) con Laboratorio artistico-filosofico: Osservando il mondo la fantasia costruisce lo sguardo libero. La 4EL-Esabac del Liceo linguistico “A. Manzoni”, Varese (Rosanna Galeani, Laura Falchi, Emanuelle Filipozzi); gli studenti del Dipartimento di scenografia del Liceo artistico “A. Frattini”, Varese (Constantin Migliorini), a cura di Stefania Barile, La ragion critica della tolleranza tra filosofia e arte. Voltaire, Moliere e la satira. Diverse classi del Liceo “V. Sereni” di Luino (Giuliano Tosi e Valeria Astori) con Educare al razionalismo critico: dalla teoria alla pratica. Le classi IV e V dell’Istituto alberghiero “De Filippi”, Varese (Patrizia Lari, Giovanni Baggio, Chef Matteo Pisciotta) con La cucina della ragione. Critica e conoscenza tra storia e tradizione. La 4CT dell’ISISS “Daverio-Casula”, Varese (Rosa Labriola), con La guerra di Troia in versi semiseri. Le classi I e II F del Liceo classico “E. Cairoli”, Varese (Francesco Trevisin), con La manifestazione mediatica: la caverna platonica moderna. La classe V A Automazione dell’ISISS, “J. M. Keynes”, Gazzada (Saro Mirone) con Dialogo su modelli conoscitivi e realtà di Newton e Laplace. Gli studenti del percorso di alternanza scuola-lavoro – Centro Internazionale Insubrico, delle classi 4C e 4F del Liceo delle scienze umane Manzoni di Varese e della 3A del Liceo scientifico Sereni di Luino (a cura di Stefania Barile, Giulia Santi ed Elisabetta Scolozzi) con Il lavoro intellettuale: Idee per una ricerca su Antonia Pozzi. Gli studenti del percorso alternanza scuola-lavoro- Centro Internazionale Insubrico, la 3C del Liceo Sereni e la 4E del Manzoni (a cura di Paolo Giannitrapani e di Elisabetta Scolozzi) con La conoscenza come criticità processo: l’alternanza scuola- lavoro presso il Centro Insubrico. La 3C del Liceo scientifico e linguistico “B. Mangino” di Pagani, Salerno (Eva Di Lorenzo e Donatella Veneziano) con La logica dell’assurdo: contraddizioni, paradossi e sillogismi. Gli studenti del Liceo scientifico “E. Amaldi”, Barcellona (Angelo Nicotra) con La critica creativa: la Filosofia come supporto alla Creatività, da Esopo a “Kung Fu Panda”.
La seconda giornata del Festival è stata dedicata tutta ai bambini e curata da Veronica Ponzellini. Si sono succedute le scuole “Sant’Anna” di Bodio Lomnago (Frutta, verdura e ragione: la bancarella dei gusti e dei colori); “S. G. Bosco” di Varese (Allenamenti filosofici. Parole, oggetti, eventi e l’abitudine al ragionamento); “San Benedetto” di Voltorre (Credo nel buio ma mi illumino con la ragione: dentro la caverna del sapere e con Volteggiando: volto e corpo in movimento); “Papa Giovanni XXIII” di Oltrona al Lago (Credo nel buio ma mi illumino con la ragione: fuori dalla caverna del sapere); gli studenti dell’Istituto comprensivo “S. Pellico” Varese 2 con Anche i robot hanno un cervello e un cuore? Il rapporto tra robotica educativa e bisogni speciali. Sempre durante la seconda giornata è stato presentato il Progetto di didattica lacustre sull’archivio storico del territorio dei laghi varesini, coordinatore Amerigo Giorgetti, referenti Antonella Frecentese, Tiziana Zanetti, Veronica Ponzellini e Amministrazione comunale del Comune di Cazzago Brabbia, nella persona del sindaco Emilio Magni.
A degna conclusione del Festival di Filosofia, la Cena Filosofica, aperta a tutti (filosofi e non), a base di piatti della tradizione culinaria risalenti ad antiche ricette storiche, preparata ed animata dai ragazzi dell’Istituto Alberghiero De Filippi.
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