Sono Paolo Orrigoni, ho 39 anni, sono imprenditore e sono il candidato sindaco del centrodestra, sostenuto dalle liste Paolo Orrigoni Sindaco, Lega Nord, Forza Italia, Area Popolare e Movimento Libero.
Mi sono candidato perché credo che oggi sia doveroso fare un passo avanti per la comunità, darsi da fare e mettersi in gioco, pensando concretamente al futuro della nostra città. Lo spazio e la comunità in cui viviamo e dove crescono i nostri figli devono essere sani e sicuri. Voglio creare opportunità a Varese: per tutte le persone e le famiglie che ci vivono, per chi ci lavora, per chi ha delle attività e fa impresa, per chi studia e ama la cultura, per chi aiuta il prossimo, per chi fa sport, per migliorare la vivibilità della nostra città.
Insieme agli amici che si sono offerti di aiutarmi in quest’avventura e che come me vogliono mettere a disposizione il proprio tempo, la propria competenza e le proprie idee per la nostra comunità, abbiamo costituito la lista “Paolo Orrigoni Sindaco” e stiamo lavorando al programma con tutte le forze politiche di centrodestra che sostengono la mia candidatura.
In queste prime settimane abbiamo messo a fuoco e presentato le prime idee. La comunità che vive la città siamo tutti noi. Per la nostra famiglia o per gli altri, nel sociale o nel privato, abbiamo tutti bisogno di un maggior impegno e coinvolgimento collettivo. Varese città della famiglia è un obiettivo realizzabile: dobbiamo far crescere la nostra comunità ed attirare sempre più famiglie, dando loro più servizi, più sicurezza, più opportunità e un ambiente sano in cui vivere. Faremo sì che la fiscalità locale sia a misura di famiglia e sosterremo i giovani che vogliono abitare e fare impresa nella nostra città con servizi efficaci e spazi agevolati per coworking e start up.
L’altro tema per noi primario, attualissimo, è quello del lavoro. Sono cresciuto nella cultura varesina “del fare” e sono convinto che questa cultura faccia parte del DNA di Varese e dei suoi cittadini, come fa parte del mio. Molti credono, o forse vogliono credere, che l’amministrazione di una città non possa incidere sulla quantità e sulla qualità del lavoro. È falso. Ogni città può aiutare e sostenere lo sviluppo del proprio territorio. Solo una città che sia trasparente, celere nelle risposte, che sia al servizio delle persone, delle imprese e di tutte le organizzazioni, che sia digitalizzata e capace di dare risposte chiare e definitive, può essere davvero la città che agevola lo spirito d’impresa e che aiuti lo sviluppo dell’occupazione. Ogni cittadino deve avere l’opportunità di potere lavorare.
Sociale e volontariato saranno al centro del nostro programma: intendiamo coordinare le associazioni e stimolare le “buone azioni” a favore di chi ha bisogno, come disabili, anziani, famiglie in difficoltà, e dare ai volontari che operano sul territorio gli spazi e i servizi per svolgere il loro prezioso lavoro.
Infine nei giorni scorsi abbiamo lanciato due idee per lo sport e i giovani: organizzeremo Gli Stati Generali dello Sport che sarà l’occasione, con associazioni e operatori del settore, per fare il punto della situazione a Varese, e per lanciare progetti sentendo le reali esigenze di chi lavora ogni giorno nel settore. La Generazione Erasmus è un altro progetto che sarà approfondito e vedrà coinvolti i giovani varesini che sono andati all’estero e i ragazzi stranieri che vivono a Varese. A loro si chiederà di contribuire al miglioramento della città grazie alla loro esperienza internazionale.
Queste, come dicevo all’inizio, sono solo alcune idee che svilupperemo in campagna elettorale, insieme a molte altre, per Varese e i Varesini.
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